
Mauro Ferrari (rappresentante Anaao): "è una scelta politica considerate le promesse di incrementare di trenta letti il nostro pronto soccorso e i trenta che verrebbero a mancare con la demolizione dell’edificio 3".
"Fuori luogo cercare posti letto in strutture private per l’intramoenia quando Cisanello si appresta a diventare il più grande ospedale d’Europa". Questa in sintesi, la posizione dell’Anaao sindacato dei medici, sulla delibera varata dall’Aoup e criticata da Mauro Ferrari rappresentante dell’Anaao aziendale.
Cosa dice questa delibera?
"Si dà il via libera alla ricerca di spazi in strutture private per i ricoveri brevi in intramoenia. L’esercizio dell’intramoenia ospedaliero cioè si potrà fare anche per i ricoveri, nelle strutture private".
Perché non va bene?
"Stiamo costruendo l’ospedale più grande di Europa o uno dei grandi; sicuramente è quello col maggiore consumo di suolo. L’attività libero professionale intramoenia è stata istituita nel lontano 1992 (dl 502) e successivamente modificata nel corso dei decenni successivi. Nonostante più di trent’anni di tempo per risolvere la questione, ecco che ora spunta l’urgenza di trovare nuovi spazi e privati per i ricoveri intramoenia".
Perché secondo voi non è necessaria questa indagine conoscitiva di eventuali nuovi sazi extra ospedale?
"Lo dicono i numeri. La ricerca degli spazi per l’attività intramoenia a ricovero deve partire in maniera seria considerati in primis i numeri di tale attività: si parla infatti di meno di 500 ricoveri all’anno contro i circa 40.000 in regime ordinario. Facendo due conti a spanne si tratta di 1,4 letti al giorno occupati dai pazienti che si rivolgono ai professionisti della nostra Azienda (circa 1,25% dell’attività a ricovero di tutto l’Ospedale), per lo più utilizzati nel fine settimana, quando i professionisti, fuori dal loro orario di lavoro istituzionale, si dedicano al trattamento dei pazienti che liberamente hanno scelto da chi farsi curare".
Ed allora perché questa decisione?
"Secondo noi è una scelta politica. Considerate le promesse di incrementare di circa trenta letti per risolvere i problemi del Pronto Soccorso ed i 30 letti che verrebbero a mancare con la demolizione dell’edificio 3, è facilmente intuibile come la volontà di spostare sul privato l’utilizzo di 1,4 letti al giorno, sia una scelta deliberata di favorire altri soggetti a scapito del pubblico".
C’è stata concertazione? Vi hanno informato?
"Il via libera dalla Regione alla cessione della libera professione in regime di ricovero al privato è arrivato nella scorsa estate e come organizzazioni sindacali siamo stati informati qualche giorno fa".
Il messaggio alla Aoup?
"Le interlocuzioni sono in corso. Speriamo vivamente che la direzione aziendale ci ripensi, sia sensibile alle nstre richieste e ci sono indici che fanno ben sperare, e la stessa trovi gli spazi all’interno delle proprie strutture, considerando soprattutto che chi si rivolge ai medici e professionisti della Aoup vuole essere curato lì e non altrove, per quell’invidiabile dotazione professionale oltre che tecnologica e strumentale".
Carlo Venturini