GABRIELE MASIERO
Cronaca

Nuovo museo e polo logistico a Campaldo: obiettivi 2025 dell'Opera della Primaziale Pisana

Nel 2025, l'Opera della Primaziale Pisana inaugurerà un nuovo museo e un polo logistico sostenibile a Campaldo.

Il 2025 sarà l’anno dei lavori per la realizzazione del nuovo museo dell’antichità, ma anche per costruire a Campaldo il polo logistico della conservazione con una sala formazione che potrà accogliere circa 80 persone, una galleria espositiva, laboratori di restauro per grandi tavole e tele e uno per metalli e leghe.

L’annuncio arriva direttamente dal presidente dell’Opera della Primaziale Pisana, Andrea Maestrelli, presentando gli obiettivi per l’anno che verrà in occasione del bilancio di fine anno. "Il 2025 sarà anche l’anno giubilare che si aprirà ufficialmente il 29 dicembre - ha aggiunto - e declineremo con un incontro al mese, con relatori di altissimo profilo, le principali parole chiave dell’anno santo.

Inoltre, tra luglio e agosto ripeteremo, per celebrare il compleanno del campanile del duomo, i grandi eventi aperti alla città con artisti di fama internazionale confermando alcuni appuntamenti culturali: vespri d’organo, Anima Mundi e Musica Sotto la Torre".

L’Opa, infine, chiude l’anno delle grandi celebrazioni per gli 850 anni della Torre regalando ai pisani un volume da collezione, distribuito oggi, in abbinamento gratuito con La Nazione: "Campanile 850. Un racconto per immagini".

Per il 2025 però Maestrelli fissa anche un altro obiettivo per la Primaziale: "Non meno rilevante, quello di rendicontare al meglio le ricadute di utilità sociale dei nostri investimenti". E il polo della logistica che nascerà a Campaldo va in questa direzione perché sarà un luogo dove sviluppare la formazione e le professionalità per conservare al meglio i monumenti di piazza del Duomo.

Quel polo sarà però anche un posto a servizio di Afi, l’associazione delle fabbricerie italiane, "in una logica di scambio che permetterà di aiutare anche le professionalità e le maestranze di altre fabbricerie italiane, a cominciare da quelle più piccole che devono fare i conti con entrate economiche decisamente inferiori rispetto alle nostre e per le quali è più complicato reperire risorse da destinare alla conservazione dei monumenti".

Sostenibilità, non solo economica, è la parola chiave anche per la realizzazione fisica del polo che, ha spiegato Maestrelli, "sarà dotato di tutti i servizi per lo svolgimento delle attività connesse al restauro e alla conservazione, nel rispetto dei parametri ambientali stabiliti dalla normativa per i diversi materiali di cui si compongono le opere d’arte: verrà costruito un caveau allarmato e incrementati i magazzini per il ricovero in sicurezza di opere per ulteriori circa mille metri quadrati e l’edificio avrà facciate ventilate per l’isolamento acustico e termico e un impianto fotovoltaico per coprire non solo il fabbisogno energetico del polo stesso, ma anche per contribuire a quello della Piazza del Duomo".