di Sabina Nuti (*)
Questa Giornata internazionale contro la violenza sulle donne cade pochi giorni dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, che ha scosso d la comunità accademica della Scuola Superiore Sant’Anna, come ha dimostrato l’adesione al sit in promosso da allieve e allievi. La cronaca ci racconta ogni giorno di nuovi episodi di violenza che colpiscono le donne, come è appena successo a Firenze e a Montecatini. Di fronte a questi episodi spetta a ciascuno di noi - con coraggio e con tenacia - affrontare il tema e parlarne in ogni contesto, per evitare che si diano per scontati comportamenti non accettabili o per subire gli effetti di stereotipi che vanno combattuti. E’ necessario agire sugli uomini e sulle donne per promuovere un’identità di genere che si basi sul rispetto della libertà e delle scelte altrui e non sulla cultura del possesso. Soltanto così gli uomini possono diventare i migliori alleati delle donne e viceversa. La formazione e la ricerca possono fare la differenza. La Scuola Sant’Anna è impegnata in progetti di ricerca per riflettere su come costruire questa nuova alleanza tra uomo e donna, anche attraverso nuovi modelli di welfare che permettono una maggiore conciliazione tra vita e lavoro.
(*) Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna