Nuovo "Pisa Training Centre". Il via libera per l’iter slitta ancora

I progetti della società nerazzurra appesi ai pareri (che non arrivano) di Genio Civile e Autorità di Bacino sul ‘battente idraulico’. Sfuma l’obiettivo-giugno per ottenere i vari permessi a costruire.

di Michele Bufalino

PISA

Prosegue a rilento l’iter per il centro sportivo di Gagno. Si attende infatti ancora la risposta da parte del Genio Civile e dell’Autorità di Bacino in merito alla relazione svolta dall’ingegner Stefano Pagliara e conclusa ormai due mesi fa, il 29 marzo scorso. Inizialmente attesa per aprile, si aspettavano novità al 10 maggio, ma sono passate altre due settimane. La relazione era stata commissionata dal Comune ed era propedeutica per capire a quale altezza il Pisa avrebbe dovuto costruire il proprio centro sportivo. La società nerazzurra si era comunque già mossa in anticipo, predisponendo un piano che tenesse conto eventualmente di integrazioni minime. Ma altri due mesi sono ormai passati ed è certo che entro giugno non sarà possibile ottenere il permesso a costruire. Solo se non arriveranno osservazioni, si potrà andare all’approvazione in giunta comunale. Questo è anche l’obiettivo dell’amministrazione Conti, che fissava proprio il limite di giugno per poter dare il via all’operazione. Ma è cruciale la risposta da parte dei due enti terzi. In caso di risposta positiva il piano attuativo potrà essere adottato e quindi inizierebbe un iter burocratico con la pubblicazione dello stesso piano attuativo sul Burt e con le ulteriori tempistiche per le osservazioni (complessivamente si parla di 90 giorni circa). A quel punto gli uffici e la commissione consiliare dovranno esaminare le osservazioni e soltanto una volta che il consiglio comunale approverà si rilascerà il permesso a costruire. Già in questo caso quindi si slitterebbe, con molta probabilità, a fine estate o agli inizi dell’autunno. Diverso invece il caso in cui non arrivasse un parere positivo da parte degli organi terzi come l’autorità di bacino e il genio civile. A quel punto si slitterebbe ulteriormente e potrebbe essere necessaria una variante urbanistica che scombinerebbe ancora una volta i piani del Pisa Sporting Club, in questo momento condizionati dalla burocrazia.

Ambienti vicini a Palazzo Gambacorti confermano che agli uffici per il momento non è ancora pervenuta la risposta sui pareri degli enti terzi. Intanto anche le opposizioni, con Diritti in Comune in testa, aspettano una risposta da parte del Comune di Pisa, a un question time presentato in prima commissione, datato 10 aprile 2024, nel quale "si richiede l’inserimento dell’argomento in ordine del giorno relativo al reticolo idraulico, richiesta audizione del professor Pagliara e della dirigente Ricci".

In tale sede, quando sarà calendarizzata all’ordine del giorno, saranno proprio i tecnici comunali a esporre la relazione e le eventuali criticità, mentre le tempistiche slittano ancora.