ANDREA MARTINO
Cronaca

Nuovo record per l’Aoup: superate per la prima volta le 100 esofagectomie robotiche

Il Centro di riferimento regionale è nato nel 2000 ed è diretta da Stefano Santi

Alcuni degli specialisti che lavorano nel Centro

Alcuni degli specialisti che lavorano nel Centro

Pisa, 3 dicembre 2024 – Il Centro di riferimento regionale per la diagnosi e terapia delle malattie dell’Esofago “Mauro Rossi” ha effettuato con tecnica robotica oltre cento esofagectomie (asportazione totale o parziale dell'esofago): è il primo centro in Italia a raggiungere questo volume di attività.

Un primato che si somma al quarto posto raggiunto, nella classifica stilata annualmente dal Ministero della Salute, per numero di trattamenti chirurgici delle neoplasie dell’esofago e del cardias; un risultato ottenuto utilizzando, in oltre l’ottanta per cento dei casi, tecniche mini-invasive (laparoscopia e robotica). Nel Centro sono state inoltre trattate con tecnica endoscopica oltre trecento neoplasie esofagee e gastriche in stadio precoce (ablazione dell’esofago di Barrett, dissezioni sottomucose e muscosectomie).

Molto soddisfatta di questi risultati è la direttrice generale Silvia Briani: “I numeri dimostrano che l’Azienda ha avuto ragione, in questi anni, nel sostenere lo sviluppo del Centro. Vorrei anche evidenziare qualcosa che le statistiche non possono mostrare: gli ottimi risultati raggiunti sono il frutto di un lavoro collettivo di medici, infermieri e di tutto il personale sanitario”.

Il Centro – afferente all’unità operativa Chirurgia dell’esofago e dello stomaco – è diretto da Stefano Santi ed è nato nel 2000, grazie all’impegno di Mauro Rossi, prematuramente scomparso nel 2010 e a lungo direttore dell’unità operativa Chirurgia generale IV. Il robot è stato utilizzato a partire dal 2012, inizialmente per patologie funzionali (acalasia, malattia da reflusso, ernie jatali e diverticoli esofagei) e, dal 2015, per il trattamento dei tumori; l’approccio robotico si sta dimostrando particolarmente utile nell’accesso mini-invasivo al torace.

Ad oggi, utilizzando varie tecniche, nel Centro sono stati affrontati più di 7.500 casi, con un approccio multidisciplinare che coinvolge chirurghi, anestesisti (in particolare quelli dell’unità operativa Anestesia e rianimazione interdipartimentale, diretta da Francesco Forfori, ordinario di Anestesiologia all’Università di Pisa), oncologi, radioterapisti, radiologi, gastroenterologi, fisioterapisti, dietiste, infermieri.

Oltre alla chirurgia elettiva programmata, il Centro è impegnato anche nella gestione dei casi urgenti provenienti dagli altri ospedali toscani. Si tratta, per citarne alcuni, di perforazioni dell’esofago ed esiti d’ingestione di sostanza caustiche: un’attività che di anno in anno si sta incrementando e che, nel 2024, ha registrato un aumento del cinquanta per cento rispetto al 2023.