ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Il nuovo Santa Chiara. Si apre la partita per la trasformazione del vecchio ospedale

Il presidente della Regione Giani a Cisanello: “E’ la fase più delicata”. Vertice con tutti gli enti coinvolti per vendita degli storici edifici in centro

Il sopralluogo nel cantiere del nuovo ospedale (Foto Enrico Mattia Del Punta)

Il sopralluogo nel cantiere del nuovo ospedale (Foto Enrico Mattia Del Punta)

Pisa, 27 settembre 2024 – “Insieme a Careggi, il nuovo Santa Chiara sarà l’ospedale più importante dell’Italia centrale”. Così ha dichiarato ieri il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, durante il sopralluogo al cantiere del nuovo ospedale. Un bilancio dei lavori svolto insieme alla direttrice generale dell’Aoup, Silvia Briani, al rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, e a Filippo Terzaghi, responsabile unico del progetto. Non solo foto di rito e caschetti di sicurezza: la parte più cruciale della giornata è stata la riunione serale, in cui è stata affrontata la questione del trasferimento e della vendita degli edifici del vecchio Santa Chiara, definiti da Giani “la fase più delicata” del progetto. Le risorse per completare l’opera dovranno infatti arrivare proprio dalla vendita degli immobili storici nel cuore di Pisa. “Questa è l’ultima tranche”, ha sottolineato il presidente Giani.

Intanto i lavori procedono speditamente nel più grande cantiere attualmente attivo in Toscana. Entro la fine di gennaio 2024 saranno ultimati l’edificio destinato alle centrali impiantistiche, alla logistica del sistema automatizzato di distribuzione dei materiali e all’efficienza energetica, insieme al centro prelievi. Tuttavia, è probabile che questi spazi non saranno immediatamente accessibili, con il cantiere ancora in corso. Il completamento degli edifici sanitari e didattici è previsto per il 2026.

Il cantiere è un via vai continuo di otto gru, centinaia di operai e mezzi in movimento, nonostante l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia. Su questo punto, Giani rassicura: “La Regione ha razionalizzato tutte le spese senza intaccare i servizi”. La direttrice Briani ha aggiunto: “Ora ci concentreremo sui nuovi modelli organizzativi, affinché siano in linea con lo smart hospital, dove digitalizzazione e alta tecnologia avranno un ruolo predominante”. Anche il rettore Zucchi si è mostrato entusiasta, visitando lo stato dei lavori del nuovo polo didattico che ospiterà le aule e oltre 3 mila posti per gli studenti. “La nuova struttura – ha dichiarato Zucchi – dovrà essere accompagnata da un riassetto organizzativo che permetta di sfruttare al meglio le potenzialità del sistema Pisa, coinvolgendo tutti gli enti con cui l’Università sta sviluppando collaborazioni di alto livello in ambito bio-medico”.

Secondo Filippo Terzaghi, responsabile del progetto, il cronoprogramma è rispettato: “La ‘Milestone’, ossia il traguardo intermedio, prevede la conclusione di questa fase dei lavori per il 31 dicembre 2024”. “Il contratto stipulato con l’Rti –, aggiunge ancora Terzaghi –, ha un valore complessivo di oltre 350 milioni di euro, comprensivi dei fondi integrativi necessari per fronteggiare l’aumento dei prezzi”. “Le strutture – conclude il responsabile unico del progetto – di tutti gli edifici sono già state completate e sono in corso le installazioni delle facciate, dei divisori e di tutti gli impianti. In particolare, nel cuore tecnologico – la COT – sono già installati tutti gli impianti che alimenteranno sia i nuovi edifici sia quelli esistenti di Cisanello”.