Pisa, 18 dicembre 2024 – Dopo i licei Buonarroti e Dini, anche le scuole Carducci e l’Itis di Pisa e il Pesenti di Cascina sono stati occupati dagli studenti. Il motivo è sempre lo stesso, la protesta contro i tagli del Governo ai fondi destinati all’istruzione e all’assistenza specialistica, il Decreto Valditara e la riforma Bernini che, secondo i ragazzi, "demoliscono sistematicamente tutti i settori dell’istruzione e della formazione". La scia di occupazioni è cominciata una settimana fa, il 10 dicembre, al Dini e al Buonarroti che sono rimasti bloccati fino a sabato.
Intanto, arrivano segnali di apertura al dialogo da parte della Consulta dei Giovani. "Il diritto a manifestare è sacrosanto – afferma Giulio Birindelli, esponente di Forza Italia e membro della Consulta dei Giovani - ma rispettare anche il diritto allo studio e al lavoro dei docenti e personale Ata. Nonostante sia contrario a questo tipo di proteste nelle scuole, mi rendo comunque disponibile per aprire un’interlocuzione coi ragazzi. Malgrado le posizioni diverse, penso che le loro istanze debbano essere al centro di una discussione più ampia, in modo da costruire un dialogo proficuo anche con l’amministrazione comunale". In attesa che ciò avvenga, l’esponente di Forza Italia invita a "mantenere un atteggiamento rispettoso degli edifici". Cosa che non sarebbe avvenuta all’Itis, come denuncia il capogruppo di Fratelli d’Italia Maurizio Nerini che lavora proprio al Da Vinci - mostrano delle foto - un vetro delle macchinette automatiche è stato rotto. "La mia scuola è stata violentata da quattro deficienti che spero vengano presi".