Un’ottima annata. Sia in termini di qualità che di quantità. Infatti la produzione di olive in tuta la Toscana torna far sorridere i produttori dopo due annate sconfortanti. Specie quella del 2023. E buona annata anche in Valdera e sulle nostre colline dove l’olio è un motore del comparto agricolo anche grazie ad alcuni segmenti d’eccellenza. Per questo diamo uno sguardo particolare al territorio di Fauglia che è arricchito dalla tradizionale e preziosa presenza dell’olivo e della vite. Per quanto riguarda l’olivo, tra le diverse varietà, ve ne è una che porta il nome proprio del Comune: il Gremigno di Fauglia, ad indicare un legame forte e antico tra Fauglia e l’attività agricola.
L’origine della specie è stata segnalata proprio nelle zone di Lari e Fauglia e, da lì, si è diffusa soprattutto a sud della provincia di Pisa. La caratteristica della pianta – apprendiamo – è quella di produrre olive di piccole dimensioni e di avere un’elevata tolleranza alle malattie (in particolare all’occhio di pavone) ed al freddo; ha resistito molto bene anche alle basse temperature che si registrarono nel pisano nel gennaio 1985. Dal punto di vista agronomico il Gremigno di Fauglia risulta autoincompatibile e richiede opportuni impollinatori quali "Razzo", "Moraiolo", "Mignolo".
Insomma una tipicità da presevrare e valorizzare sempre di più. E su questo fronte c’è da tempo anche l’impegno dell’amministrazione comunale. Infatti l’Amministrazione comunale invita tutti i cittadini in possesso delle piante di gremigno di Faugliastasera alle 18 nella sala consiliare di palazzo civico per concordare assieme la frangitura di olio in purezza anno 2024. All’incontro saranno presenti il sindaco Alberto Lenzi e la consigliera delegata Caterina Bernardini.
Ma torniamo alle caratteristiche di questa particolare tipologia di pianta e di frutto. La pianta ha una grandezza media, un portamento assurgente ed una chioma espansa e non molto folta con rametti fruttiferi spesso ricadenti per il peso dei frutti. La fioritura è compresa tra la terza decade di maggio e la prima di giugno. La produzione, invece, è alquanto elevata e costante. I frutti, distribuiti sul ramo maturano in epoca della stagione tardiva ed in modo scalare. L’olio, presente nelle drupe in quantità limitata, è ritenuto di elevata qualità perchè profumato, saporito e fruttato. Dieci anni fa ci fu una campagna per aumentare e consolidare il gremigno. Seicento olivi autoctoni furono consegnati direttamente agli agricoltori dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di recuperare la varietà “Gremigno”, il cui olio – appunto – ha caratteristiche chimiche e organolettiche eccellenti.