REDAZIONE PISA

Oltre 300 disegni per dare a Zaki ali di libertà

L’iniziativa lanciata dal Comune di Vicopisano ha raccolto l’adesione anche delle Università di Pisa e Bologna: prorogata la scadenza

Crescono in continuazione le adesioni al progetto "Disegniamo ali per far volare libero Patrick Zaki", l’iniziativa ideata dal Comune di Vicopisano per chiedere la liberazione dell’attivista e ricercatore ingiustamente detenuto nella prigione del Cairo dal 7 febbraio 2020. Per questo è stata prorogata la scadenza per la consegna dei disegni al 31 marzo (era il 24 febbraio), visto che hanno dato il loro sostegno all’iniziativa l’Università di Bologna, dove Zaki studiava al master Gemma, l’Università di Pisa, in particolare il corso di laurea in Scienze per la pace, la cui presidente è Eleonora Sirsi, i Comuni di Bientina, Calci, Calcinaia, Cascina, Montopoli Val d’Arno, Pontedera, San Giuliano Terme, San Miniato, Arci Valdera, Circolo Arci L’Ortaccio di Vicopisano, ANPI Vicopisano, la Biblioteca Giovanni Gronchi di Pontedera, la Biblioteca Peppino Impastato di Vicopisano, l’Associazione Amici della Certosa di Pisa di Calci e il Museo della Ceramica Coccapani di Calcinaia. Il progetto, nato per sostenere la liberazione di Zaki, prigioniero di coscienza, detenuto per il suo impegno sui diritti umani, in particolare nell’ambito dei temi di uguaglianza di genere e per i diritti delle donne, Lgbt e delle minoranze, è stato promosso, oltreché dall’amministrazione comunale di Vicopisano, dal consiglio per le pari opportunità, ed è stato ideato dall’artista vicarese Daria Palotti e dall’assessore alla legalità Fabiola Franchi.

"L’iniziativa – spiega Palotti – è stata lanciata il 4 febbraio e in pochi giorni sono arrivati oltre 300 disegni, un crescendo continuo ed emozionante. Presentando il progetto ho detto, e lo sottolineo, che non è necessario saper disegnare, ma che la cosa importante è testimoniare la propria solidarietà, lasciare un segno, e magari anche una frase, e che si può usare qualsiasi tecnica per realizzare le ali di libertà per Zaki: biro, matita, pennarelli, macchie di colore, collage". Un risultato andato oltre ogni più rosea aspettativa. "Sembra che tutti, a qualsiasi età, vogliano esprimere la loro vicinanza a Zaki e il loro desiderio che sia liberato – continua Daria Palotti –. Guardo i disegni e vedo quelli di bambini piccoli, da soli o con i genitori, di famiglie e classi intere, artisti, corali, associazioni, amministratori pubblici, cittadini che svolgono le professioni più diverse, volontari, studenti e professori universitari, come Cecilia Robustelli, docente di linguistica italiana all’Università di Modena e Reggio Emilia, che ringraziamo molto per la passione e l’impegno con i quali ci ha, da subito, sostenuto, coinvolgendo anche l’Università di Bologna, e la docente che coordina il Master Gemma a cui Zaki è iscritto, Rita Monticelli". "Avere l’appoggio e il contributo anche umano di queste due docenti – aggiunge Fabiola Franchi – è particolarmente importante per noi, le ringrazio anche a nome dellaAmministrazione comunale e con loro ringrazio i rettori delle due Università, Francesco Ubertini, dell’Alma Mater di Bologna, Paolo Maria Mancarella, dell’Università di Pisa e Rossano Massai, prorettore dell’ateneo pisano".

i.v.