Nei primi dieci mesi dell’anno il Comune ha eseguito 333 interventi per la rimozione dai muri della città delle scritte abusive, spendendo 52 mila euro. Complessivamente è stata ripulita una superficie di 2 mila metri quadrati (di cui 114 in pietra). In pratica un’operazione di rimozione al giorno e con un significativo impegno di spesa per quella che l’assessore all’ambiente, Giulia Gambini, definisce "un’incessante attività di rimozione delle scritte vandaliche e delle affissioni abusive portata avanti dall’amministrazione comunale in continuità con la precedente consiliatura con l’assessore Bedini, quale elemento fondamentale della missione di contrasto al degrado e ripristino del decoro urbano e per ridare dignità alla città".
Un impegno portato avanti, assicura Gambini, "attraverso un’intensa attività di rimozione che viene effettuata con tempestività, perché l’esperienza degli ultimi anni ha infatti dimostrato che quanto prima viene eseguito l’intervento maggiore è la sua efficacia deterrente e ridotto è il rischio di recidiva: siamo convinti che il contrasto al degrado si realizzi anche attraverso questo tipo di interventi perché crediamo che sia fondamentale diffondere tra i cittadini il messaggio culturale della consapevolezza e importanza di tutelare l’immagine della propria città, salvaguardando il patrimonio cittadino".
Gli interventi per la ripulitura dalle scritte abusive rientrano in un accordo quadro che il Comune ha siglato per 3 anni con Avr spa del valore complessivo di 200mila uro. L’azienda è dotata di un’apparecchiatura pulitrice operante a bassa pressione con un sistema mobile a getto con il principio di pressione negativa brevettato, utilizzando microsfere di vetro temperato a bassissimo impatto sulle superfici da trattare. L’apparecchiatura non rilascia polveri essendo protetta da una cappa che ne consente l’uso anche in ambienti chiusi, senza necessità di protezioni o uso di prodotti chimici.