Pisa, 8 agosto 2022 - Halim Hamza è riverso esanime sul marciapiede in una pozza di sangue a pochi passi dal negozio di parrucchiere "Dawdi" dove lavorava assieme ad altri due connazionali, in via Corridoni. L’omicidio è maturato nella zona più calda per risse e regolamenti di conti tra immigrati. Su quello stesso marciapiede, scena del crimine, c’è una sequela di kebab, negozi etnici, esercizi che vendono di tutto e di più, e botteghe di pseduo artigianato cino-africano.
I residenti sono affacciati al balcone e scuotono la testa. Sotto, invece, il marciapiede è gremito di stranieri che commentano, piangono, cercano di ricostruire in mille lingue l’accaduto. "Lo conosco, è bravo è da tanti anni in Italia, almeno cinque, ha due bambini piccolissimi. Non si merita una fine così. Abitano al Cep in un condominio, dove sono tutti amici, vivono con le porte aperte come fosse una comunità". "Guardate qui": e ci viene mostrato il profilo Facebook di Hamza. "Qui è con abito della festa con figlio piccolo su Ponte di Mezzo, qui è alla Torre". Hamza era molto conosciuto nella sua comunità. Il fratello era venuto a trovarlo dal Marocco due anni fa.
Il vociare ed il brusio delle decine e decine di persone accorse sull’accaduto, è cessato d’improvviso quando la moglie correndo in mezzo alla strada, con il bambino di pochi mesi in braccio, si è precipitata dentro il negozio. Il suo dolore era così forte, assoluto, che non si è accorta che il marito era lì fuori, sul marciapiede; è andata a cercarlo sul posto di lavoro. E solo la prontezza di riflessi di un agente di polizia ha evitato che lei, svenendo, si portasse a terra anche il figlio. Intanto, una agente donna della Municipale teneva in braccio l’altro bambino di poco più di un anno. Le si è avvicinata una ragazza pisana. "Io abito al Cep, accanto a loro, li conosco da sempre, se vuole il bambino lo posso tenere io stanotte". L’agente della municipale ha controllato i documenti, ed è andata dalla madre in ambulanza che ha preferito tenere con sé anche l’altro figlio più grande. Matteo Trapani capogruppo Pd, scrive: "Ecco la politica dell’aiuola stagionale cosa porta. La sicurezza non si fa con ordinanze, spot e annunci mentre vige un disinteresse totale. Serve investire su una vera riqualificazione urbanistica, sociale ed economica... perché una città insicura non è una città vivibile".
Il sindaco Michele Conti fa le condoglianze alla famiglia ma subito precisa: "Ho chiesto più volte di intervenire a questore e prefetto, ma sono rimasto inascoltato, come tanti cittadini che segnalano e chiedono maggiore attenzione. Alla municipale non può essere delegata, da sola, questa funzione... a un anno dalla nascita del Nosu sono stati eseguiti 80 arresti in flagranza, dei quali circa la metà in zona della Stazione". Intanto i residenti di via Corridoni stanno alla finestra, guardano sotto e commentano: "Era inevitabile".