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Omicidio a Pisa, si indaga sul movente. La confessione dell'aggressore non convince

L'omicida tunisino, irregolare con numerosi precedenti, ha dichiarato di aver agito per accendere i riflettori su una presunta vicenda di abusi. Ma la sua versione non ha convinto gli investigatori

Pisa, 8 agosto 2022 - Ha accoltellato un parrucchiere marocchino e poi si è consegnato ai carabinieri. Ma, la confessione dell'omicidio a Pisa fatta stanotte dal tunisino davanti al procuratore Egidio Celano non ha convinto gli investigatori. L'omicida, irregolare con numerosi precedenti, destinatario di più provvedimenti di espulsione, e conosciuto come persona che fa uso di stupefacenti, avrebbe riferito di avere agito per accendere i riflettori su una presunta vicenda di abusi di cui sarebbe rimasto vittima da parte di un conoscente dell'uomo ucciso. Una versione che non ha convinto gli investigatori che ancora stanno cercando di dare una spiegazione all'aggressione. L'uomo è accusato di omicidio volontario.

Nella mattina di lunedì 8 agosto intanto si è svolta una riunione straordinaria del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza come richiesto ieri dal sindaco, Michele Conti. "Non si è mai interrotto il confronto con il prefetto è il questore - ha spiegato il primo cittadino - un raccordo che ha permesso in questi anni azioni coordinate fra tutte le forze dell'ordine della città. Ma si può e si deve fare di più: per questo ho ribadito la mia posizione e rinnovato le richieste che arrivano anche dai residenti del quartiere e non solo: istituire un presidio fisso interforze, aumentare servizi e personale delle forze dell'ordine per garantire controlli quotidiani e puntuali. E ancora, impegnarsi nel rendere effettivi i provvedimenti di espulsione delle persone raggiunte da questa misura".

Secondo Conti, "il Comune ha fatto e continuerà a fare la propria parte, con investimenti sull'organico della polizia municipale, sul potenziamento della videosorveglianza, sull'unità di strada e le altre iniziative in campo sociale e sulla rigenerazione urbana di un quartiere lasciato, da decenni, trasformarsi in un ghetto. I lavori di riqualificazione di piazza della stazione e di viale Gramsci partiranno il 29 agosto". "Lo stesso impegno lo pretendiamo dalle altre articolazioni dello Stato presenti in città, affinché non siano più sottovalutati i nostri richiami, quelli dei cittadini e dei commercianti".