I killer visti dalle telecamere, la schiuma da estintore sul motorino: omicidio di Pisa, le ultime

La morte di Beni Arshiaj, 37 anni, muratore di origini albanesi. Dalle indagini quello che è accaduto a Oratoio si configura come una vera e propria esecuzione. Tentativo di distruggere le tracce sul mezzo a due ruote utilizzato per la fuga

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Le indagini della Scientifica nel luogo in cui il 37enne di origini albanesi è stato ucciso. Nel riquadro la vittima

Pisa, 9 ottobre 2024 – Sono due persone. Due figure inquadrate da alcune telecamere. Potrebbero essere loro i killer di Beni Arshiaj, 37 anni, muratore di origini albanesi ucciso nella serata di domenica 6 ottobre a Oratoio, Pisa, non lontano dalla chiesa di San Michele dove si stava tenendo una processione.

Ucciso in maniera pianificata in quello che sembra configurarsi come un vero e proprio agguato di certo non organizzato da sprovveduti. E adesso le indagini entrano nel vivo. Si cerca di non tralasciare ogni dettaglio, compreso tutto quello che possono aver filmato le telecamere dei negozi ma anche dei privati della zona. L’uomo lascia la moglie e i figli di nove e cinque anni. 

E si concentrerebbero sulle sagome di due persone riprese da una telecamera di sorveglianza gli accertamenti della polizia. 

Le due persone indosserebbero un casco e quando sono state si trovavano in un orario compatibile con quello del delitto nella corte dove è avvenuto l'agguato mortale. I due individui non sono ancora stati identificati: le indagini tecniche disposte dalla procura mirano proprio a trovare dettagli utili per l'identificazione.

Altri accertamenti scientifici saranno disposti sullo scooter trovato abbandonato in un campo dell'area artigianale di Ospedaletto, a circa due chilometri di distanza dal luogo del delitto, e sul quale è stata spruzzata la schiuma di un estintore proprio nel tentativo di cancellare qualunque traccia.

In particolare, la polizia scientifica cercherà sul veicolo residui di polvere da sparo per collocare con assoluta certezza il mezzo sulla scena del crimine.

Nei prossimi giorni saranno disposti accertamenti tecnici anche sulle celle telefoniche (le due sagome riprese dalla telecamera mostrerebbero i due individui mentre usano telefonini) e soprattutto sullo smartphone della vittima per cercare indizi utili anche a individuare il movente dell'agguato.