ANTONIA CASINI
Cronaca

Omicidio Scieri Presentato l’appello

La Procura va avanti sull’ex caporale Antico, sul generale Celentano e l’ex aiutante Romondia

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di Antonia Casini

La Procura non molla: ha depositato solo pochi giorni fa l’appello per tutte e tre le posizioni. Il giudice per le udienze preliminari, Pietro Murano, aveva assolto, in abbreviato, sia l’ex caporale, Andrea Antico (di Rimini), difeso dagli avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi, accusato dell’omicidio in concorso di Scieri, che gli ufficiali ritenuti responsabili di favoreggiamento: il generale Enrico Celentano, tutelato dal penalista Francesco Virgone, e l’ex aiutante maggiore Salvatore Romondia, seguito dall’avvocato Barbara Druda. L’allievo parà 27enne era stato trovato morto il 16 agosto 1999 nella caserma Gamerra di Pisa.

Il gup, nelle motivazioni, era partito dal fatto, il decesso avvenuto di sicuro per morte violenta. Chi fu allora a uccidere il giovane siciliano? È questa la domanda alla quale si dovrà rispondere nell’eventuale processo di secondo grado. E anche in Corte d’assise. Perché lo stesso giudice ha rinviato a giudizio - fanno notare gli avvocati della famiglia di Emanuele, Ivan Albo e Alessandra Furnari - Alessandro Panella e Luigi Zabara, gli altri due accusati di aver percosso e fatto cadere dalla torretta di asciugatura dei paracadute il 27enne, assassinandolo. La prima vera udienza è prevista per sabato 7 maggio dove si ascolteranno i primi testi. Ne sono in programma oltre 100 solo per la parte civile. La corte ha già deliberato che l’Avvocatura dello Stato, a nome del Ministero della Difesa, resterà dentro il procedimento anche come responsabile civile.

I legali del fratello e della mamma di Lele, Francesco e Isabella, avevano già impugnato, ai fini civilistici l’assoluzione di Antico, e depositato la richiesta di appello con le loro osservazioni per integrarle a quelle della Procura, seguono il caso il procuratore capo Alessandro Crini e il sostituto Sisto Restuccia. "Non condividiamo il ragionamento del gup - spiega la penalista Furnari - in particolare sul teste chiave. Da un lato dice che è credibile, ha raccontato particolari su come si sono svolti i fatti quella sera (il 13 agosto 1999, quando Scieri sparì, ndr), dall’altro lo ritiene non credibile sulla collocazione di Antico sulla scena. È una contraddizione".