Un’associazione in nome di Barbara Capovani, la psichiatra uccisa lo scorso anno davanti al suo reparto, che possa per portare avanti le sue battaglie sia in campo sanitario che giuridico-normativo.
Voluta da familiari e amici, la onlus "Barbara Capovani" intende tenere vivo il ricordo del suo grande esempio umano e professionale e portare avanti i molti progetti che da anni perseguiva con altruismo e tenacia.
Per iscriversi è sufficiente inviare una email a [email protected] e versare la quota associativa annuale di 25 euro all’Iban IT80Z0503414011000000271005.
Presidente dell’associazione è Michele Bellandi, compagno della psichiatra uccisa, e nel consiglio direttivo siedono la figlia della coppia Mia e gli altri due figli di Barbara Capovani, Alice e Piergiorgio Nappini, oltre ad altri amici della psichiatra.
"È con lo spirito che animava Barbara che l’associazione a lei intitolata intende operare - osserva Bellandi - affinché i suoi progetti non restino incompiuti e la loro realizzazione possa essere un riconoscimento morale nei confronti di una persona che viveva il proprio lavoro come una missione con l’unico obiettivo di aiutare gli altri sempre e comunque".
Per questo tra gli obiettivi, aggiungono Pietro Gustinucci e Patrizia Pacini, amici del medico e membri del consiglio direttivo dell’associazione, c’è il lavoro "per individuare strumenti normativi e operativi che consentano di coniugare l’esigenza di garantire adeguati trattamenti sanitari per le persone afflitte da malattie mentali e, al contempo, contenerne la pericolosità sociale". "Ma la cosmesi giudiziaria - sottolinea Gustinucci - non basta, si parla della revisione degli articoli 88 e 89 del codice penale che disciplinano il vizio totale e parziale di mente, ma ciò che serve davvero è un cambio di paradigma con risorse finanziarie adeguate per invertire la rotta ed evitare che la psichiatria sociale diventi il luogo dove il sistema scarica i suoi problemi".
Il primo passo è supportare la pet therapy, che la psichiatra voleva istituzionalizzare il più possibile e sulla quale c’è già una disponibilità da parte della Regione Toscana partendo da progetti rivolti ai bambini per poi lavorare anche su altri livelli fino a introdurla con operatori adeguatamente formati anche nei reparti psichiatrici.
Soci fondatori dell’associazione "Barbara Capovani" sono il compagno Michele, i figli Alice Nappini, Pier Giorgio Nappini, Mia Bellandi Capovani e gli amici Pietro Gustinucci, Valeria Marrocco, Maria Clotilde Della Pina, Marco Salvatore, Patrizia Alma Pacini, Francesca Corradi, Simone Casarosa, Laura Aliberti, Raffaella Menconi, Paolo Spagnolo, Marcella Ines Pizarro, Stefano Cattoni, Chiara Marrocco, Chiara Gonnelli, Chiara Campatelli, Paolo Procelli, Tullia Rainaldi, Pietro Blasucci, Paolo Bianchi.