Il luminare dei trapianti, il maggiore dei paracadutisti scampato ad un attentato terroristico in Somalia e il comandante luogotenente dei carabinieri al comando del nucleo sicurezza e servizi, preposto alla vigilanza fissa e dinamica della base americana di Camp Darby. Nella cerimonia di mercoledì sera, il prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro ha consegnato le onorificenze al merito della Repubblica conferite dal presidente Sergio Mattarella a quei cittadini che si sono particolarmente distinti nel campo delle professioni, dell’economia, della medicina e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali o per meritevoli servizi prestati nelle carriere civili e militari, hanno conferito particolare lustro alla nazione ed alla comunità provinciale.
L’onorificenza di commendatore è stata assegnata al professor Ugo Boggi, chirurgo di fama mondiale, presidente della Società italiana trapianti, pioniere delle tecniche mini invasive e della robotica applicata ala chirurgia, in particolare del rene, del fegato e del pancreas, sempre attento a favorire lo svilupo della rete trapiantologica nazionale. A consegnare la pergamena al professor Boggi, sangiulianese doc e padre del capogruppo di centrodestra Ilaria Boggi, oltre al prefetto, il sindaco di San Giuliano Terme Matteo Cecchelli.
Due militari sono, invece, i nuovi cavalieri al merito della Repubblica. Si tratta del maggiore di artiglieria dei paracadutisti, Federico Carpentieri che ha preso parte a numerose missioni all’estero in contesti difficili e nel 2019, in Somalia, al rientro da un’attività di addestramento delle forze armate somale, è uscito illeso da un attentato in cui è rimasto coinvolto il convoglio militare su cui viaggiava. Nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto numerose onorificenze, tra cui la croce d’argento per anzianità di servizio militare, ma medaglia dell’Unione Europea per la politica di sicurezza e difesa comune nell’ambito della missione europea di addestramento in Somalia.
Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana anche al luogotenente dei carabinieri Maurizio Lilli, comandante della sicurezza nella base statunitense di Camp Darby e delle infrastrutture all’interno dell’area. Ma la sua carriera lo ha visto anche impegnato nel nucleo investigativo del comando provinciale di Livorno, nel ruolo di comandante dei squadra e in parte di plotone del VI Battaglione Toscana di Firenze, fornendo il proprio contributo per l’assistenza ai terremotati de L’Aquila, per la gestione dell’emergenza rifiuti in Campania e per la gestione dell’immigrazione a Lampedusa. Nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera ha ricevuto numerose onorificenze e ricompense quali l’encomio, nel 2017 per un’indagine che ha smantellato un traffico di droga internazionale.