MICHELE BUFALINO
Cronaca

Onorificenze: il Gonfalone d’Argento all’Istituto Lama Tzong Khapa

La cerimonia si è svolta nella sala Affreschi di palazzo del Pegaso. Il riconoscimento al Centro di Pomaia per l’impegno profuso nel cercare il dialogo tra i popoli

Il Gonfalone d’Argento all’Istituto Lama Tzong Khapa

Il Gonfalone d’Argento all’Istituto Lama Tzong Khapa

Pisa, 7 ottobre 2024 - Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha consegnato il Gonfalone d’Argento all’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa) centro internazionale per lo studio e la pratica del buddismo tibetano tra i più importanti d’Europa, per l’impegno profuso nel ricercare il dialogo tra i popoli. Un riconoscimento proposto dal consigliere segretario Diego Petrucci, presente alla cerimonia, e votato all’unanimità dall’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa. A ricevere l’onorificenza la presidente dell’Istituto Lucia Landi.

Il presidente Mazzeo ha voluto aprire la cerimonia chiedendo una preghiera da parte di tutti i partecipanti per i due dispersi, un bimbo e la nonna, nell’alluvione che ha colpito nelle ultime ore la zona del pisano. “È una giornata triste, la preoccupazione è forte e speriamo possano esseri trovati vivi”.

Poi parlando dell’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia ha evidenziato come “il centro abbia svolto in questi anni un grande lavoro di accoglienza, di inclusione, in grado di parlare anche a chi professa fedi differenti. In un mondo di guerra come quello in cui stiamo vivendo ora, c’è bisogno di luoghi di pace e in cui costruire pace, e l’Istituto di Pomaia in questo ha un ruolo fondamentale. In questi anni abbiamo lavorato tanto insieme, facendo buona politica. Perché non era scontato in pochi anni riuscire a trasformare un’idea in un progetto e poi in una realtà, quella della realizzazione del primo monastero buddista in Italia. Un obiettivo raggiunto grazie al lavoro dell’amministrazione comunale e della Regione, un lavoro di squadra. Il riconoscimento di oggi è un modo per dirvi grazie. Non è un punto di arrivo, ma di partenza, per arrivare alla realizzazione del monastero. Il nuovo monastero sarà una luce per tutta la Toscana, per chi crede e chi non crede, e noi siamo al vostro fianco senza distinzione di colore politico”.

Per il consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza Diego Petrucci “la proposta è nata nello spirito del dialogo interreligioso che ha caratterizzato anche la Festa della Toscana del 2023 con l’invito dei tre rappresentanti delle religioni monoteiste. Il centro di Pomaia è un Istituto che ha rilevanza nazionale e internazionale per i buddisti. E il buddismo è una fede pacifica, che crede nel dialogo tra le religioni. Per noi è un onore ospitare il vostro centro in Toscana e nei prossimi mesi si realizzerà un progetto bellissimo, quello di costruire il primo monastero buddista d’Italia”. “In questa occasione – ha concluso – è importante ricordare la battaglia per il popolo tibetano che ogni giorno subisce l’aggressione della Cina. È giusto che il Consiglio regionale non rimanga in silenzio. Si tratta di una vicenda dolorosa che va ricordata. Dobbiamo farcene carico e non farla passare sotto silenzio”.

La sindaca di Santa Luce Giamila Carli ha sottolineato come “sia motivo di grande orgoglio vedere crescere il centro”. “Per me – ha aggiunto – siete dei carissimi amici. Un raggio di sole che fende l’oscurità e illumina il mondo, che ci fa lasciare l’egoismo personale per dedicarci agli altri. Provo emozione e gratitudine per un Istituto che da quasi 50 anni è emanazione di valori universali. Accoglienza, gentilezza, compassione e tutela della vita sono architravi che nell’istituto trovano compimento. Ci siamo presi cura insieme dei più fragili e l’ambulatorio di medicina di comunità costruito con voi ne è un segno tangibile”.

“Oggi è un giorno importante per i componenti di questa grande famiglia che dal 1977 porta avanti messaggi di pace, di inclusione e lo studio della tradizione buddista Mahayana ha sottolineato la presidente dell’Istituto Lucia Landi ricevendo il Gonfalone d’Argento. “Noi – ha spiegato – ci ispiriamo alle parole di sua sanità il Dalai Lama e di tutti i nostri maestri che ci hanno insegnato che l’Istituto è un posto aperto a tutti, è un luogo di pace dove poter aprire cuore e mente per trovare la tranquillità. Crediamo da sempre nel dialogo interreligioso, nell’accoglienza e nel diffondere uno spirito di fratellanza”.

La presidente Landi, che ha ringraziato il comune di Santa Luce e il Consiglio regionale per il sostegno, ha aggiunto che il Gonfalone d’Argento “è una celebrazione del nostro lavoro e che senza i maestri nulla sarebbe possibile. L’Istituto è un luogo speciale che si fonda su tre parole ‘casa, accoglienza e responsabilità’. Un luogo che deve creare le condizioni affinché tutti possano pacificare la mente”.

Erano presenti alla consegna del Gonfalone d’Argento il direttore dell’Istituto Valerio Tallarico, il venerabile Massimo Stordi, presidente Fondazione Sangha ETS e Angela Terzani Staude, scrittrice e moglie di Tiziano Terzani.