REDAZIONE PISA

Operaio ucciso dal covid a 47 anni

Santa Maria a Monte in lutto per Luca Falcioni. Il pianto degli amici: "Stava benissimo e non aveva problemi. Ha lottato per oltre due mesi"

Luca Falcioni

Luca Falcioni

Santa Maria a Monte (Pisa), 29 gennaio 2021 - Il Covid continua a uccidere. Purtroppo anche le persone giovani. Come Luca, che ha lottato con tutte le sue forze per due mesi all’ospedale di Cisanello. Ha lottato per i suoi figli di 17 e 15 anni, per sua moglie, per i genitori, i familiari e parenti e per tutte le persone che lo conoscevano e ne hanno apprezzato le sue doti. Il suo carattere buono e disponibile verso gli altri. Luca Falcioni aveva 47 anni (compiuti lo scorso 14 ottobre).

Abitava con la moglie Tiuscia Capuzzo e i due figli in via provinciale Francesca, tra Ponticelli e Montecalvoli. Lavorava in una conceria a Santa Croce e aveva una grande passione: i motori e le macchine sportive. Era iscritto all’Abarth Club Versilia che lo ricorda con queste parole sulla pagina Facebook: "Ciao grande Luca, non ci sono parole per descrivere queste situazioni, ma ci sono parole per descrivere della bellissima persona che sei stato e della passione che mettevi nella nostra bellissima realtà".

«Siamo tutti commossi da questa notizia – si legge ancora nel messaggio – ti abbracciamo tanto. Insegna lassù come si mangia la ciccia! Ciao grande. Un abbraccio da tutto il club". "Luca è sempre stato appassionato di auto sportive – racconta l’amico Carlo Minicozzi, marito di una cugina della moglie di Luca – Sin da giovane ha avuto macchine sportive, dalla Clio alla Fiesta. Poi, quando si è sposato e sono nati i figli, è passato alle familiari. Ma la passione per le macchine sportive non passa e nel 2007 sono stato io a fargli notare la Cinquecento Abarth. E da lì abbiamo iniziato a partecipare ai raduni, le girate fuori la domenica con le moglie, le mangiate e la felicità di stare insieme".

Il 23 novembre Luca Falcioni è stato ricoverato in ospedale per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute a causa del Covid. Prima di ammalarsi del terribile virus il quarantasettenne operaio conciario non aveva niente. "Stava benissimo – racconta ancora l’amico Carlo Minicozzi – Niente di niente. Ha lottato per oltre due mesi, ma non ce l’ha fatta". La salma è esposta nella casa di Ponticelli dove da ieri è una processione continua di familiari, parenti e amici per portare un po’ di conforto alla moglie e ai figli. Il funerale avrà luogo domani, sabato, alle 9, nella nuova chiesa di Ponticelli a Santa Maria a Monte.

gabriele nuti