
Operazione "Patrimonio Pisa srl". Disco verde dalla maggioranza. Opposizione a colpi di emendamenti
di Gabriele Masiero
PISA
Via libera alla variazione di statuto della Patrimonio Pisa srl, la municipalizzata che nei prossimi mesi acquisirà alcuni immobili comunali di pregio (la Stazione Leopolda, gli Arsenali Repubblicani, gli ex Vecchi Macelli e il parco della Cittadella, solo per citarne alcuni) per valorizzarli promuovendo l’organizzazione di eventi per superare l’attuale regolamento che, ha spiegato il sindaco Michele Conti, in consiglio comunale, "ne impedisce una vera e propria fruizione pubblica". Dopo una maratona durata fino a tarda sera con i soli voti del centrodestra è passato quello che può essere definito uno degli atti di indirizzo più qualificanti del Conti-bis. "La modifica della Patrimonio Pisa - ha spiegato il primo cittadino in aula - va nella direzione di migliorare il sistema di accoglienza degli spazi pubblici comunali, mentre stiamo continuando a lavorare alla partecipata che possa prendere in mano la gestione degli eventi cittadini, promuovendoli a livello nazionale e internazionale".
Sulle barricate le opposizioni che hanno prima posto eccezioni procedurali e poi tentato di bloccare l’operazione con una raffica di emendamenti. "La delibera votata ieri - ha spiegato il capogruppo del Pd, Matteo Trapani - ha palesi vizi di legittimità perché viola il testo unico degli enti locali e il Testo Unico sulle società partecipate ed è per questo che chiederemo a Prefetto e Corte dei Conti di esprimersi. Una delibera che riguarda una società così importante che dovrebbe gestire patrimonio e parte delle iniziative culturali ma che è priva di pareri contabili, il cui indirizzo viene dato dal dirigente nella sua relazione e non dall’organo di indirizzo, che è priva dell’analisi di fattibilità economica e del piano che deve giustificare una tale modifica di una società come chiesto dal Testo unico sulle società partecipate". Ipotesi rispedita al mittente dalla maggioranza: Maurizio Nerini, capogruppo di Fdi, ha infatti ricordato che "questa scelta serve solo a rendere adeguatamente vissuti luoghi importanti che sono stati recuperati anche dalle precedenti amministrazioni, con investimenti importanti, ma che erano rimasti sostanzialmente scatole vuote".
Mentre Amanuel Sikera di Pisa al centro ha puntualizzato che "la variazione statutaria è un atto di indirizzo politico perfettamente legittimo e che sarà comunque il consiglio comunale a essere chiamato a decidere sul destino di questi immobili: l’approvazione di questa delibera è un’autentica svolta nella gestione degli spazi pubblici". Punto sul quale anche il Pd ha concesso una sostanziale apertura: "Siamo convinti che sia necessario trovare una soluzione alla gestione degli immobili e per questo abbiamo presentato un ordine del giorno a mia prima firma e votato all’unanimità che chiede una valorizzazione delle iniziative delle associazioni a partire proprio dalla Leopolda: vogliamo però farlo ponendoci prima la strada e gli obiettivi e dopo adeguando norme, statuti e regolamenti".