STEFANIA TAVELLA
Cronaca

Opere d’arte per ciechi. Creazioni interattive grazie all’ingegno degli studenti

La bella iniziativa del Liceo Russoli che ha dato vita ad un laboratorio. L’assessore Pesciatini: "Qui si unisce l’arte alla tecnica". Un veicolo di inclusione ma anche un’occasione di riscatto.

Opere d’arte per ciechi. Creazioni interattive grazie all’ingegno degli studenti

Opere d’arte per ciechi. Creazioni interattive grazie all’ingegno degli studenti

Come rendere un’opera d’arte accessibile anche a un pubblico non vedente? La risposta arriva dal Liceo Russoli di Pisa, dove ieri mattina si è tenuta l’inaugurazione del laboratorio esperienziale per ciechi e ipovedenti, grazie alla 22esima edizione del Premio Catarsini, dedicato all’artista Alfredo Catarsini. Tra i finalisti del concorso due studenti del liceo artistico pisano che hanno reinterpretato in chiave tattile due opere dell’artista viareggino, rispettivamente ‘Trabaccolo all’Annunziata’ del 1954 e ‘Simbolismo meccanico con figura’ del 1972.

In particolare, ha ricevuto una menzione speciale per la sua creazione Daniele Rizzo, della classe 5C, che ha trasformato l’opera originale in un’esperienza multisensoriale, consentendo al fruitore non vedente di ‘leggere’ l’opera attraverso il tatto e l’udito e quasi ‘entrarvi dentro’, riuscendo a riprodurre la percezione del vento e del movimento del mare grazie a un ventilatore e a un piano oscillante. Ad accompagnare lo spettatore nell’esplorazione dell’opera, inoltre, una sorta di audioguida che permette al fruitore di comprendere ciò che ha intorno a sé. L’altra opera finalista è stata realizzata, invece, da Riccardo Bevilacqua, sempre della classe 5C, che ha reinterpretato il dipinto ‘Simbolismo meccanico con figura’, raffigurante componenti meccanici, come ingranaggi, tubature e valvole: nella sua rielaborazione Riccardo ha reso il dipinto originale interattivo, "dando dinamicità a un’opera altrimenti immobile", come spiega lo studente del Russoli. Lo spettatore può, infatti, esplorare l’opera tattilmente, grazie a una sorta di labirinto che si muove tra i vari elementi, interruttori, pulsanti e manopole. Un’opera, questa, "particolarmente attuale, che unisce l’arte e la tecnica", come ha sottolineato l’assessore Paolo Pesciatini presente all’iniziativa.

Sono intervenuti all’inaugurazione anche la dirigente del Liceo Russoli Gaetana Zobel, il consigliere dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Pisa Marco Mariottini, la docente Simonetta Catassi e la presidente della Fondazione Catarsini Elena Martinelli, nipote dell’artista viareggino. Presenti all’iniziativa anche gli altri studenti che hanno partecipato al concorso, che hanno dimostrato con le loro creazioni come l’arte può essere veicolo di inclusione e occasione di riscatto.