Enrico Mattia Del Punta
Cronaca

La guerra dell’alcol a Pisa. Tar contro l’ordinanza che vieta la vendita, ma il Comune rilancia

Braccio di ferro anche in tribunale fra gli esercenti e l’amministrazione. E dopo la sentenza Conti ribadisce: “Il provvedimento diverrà strutturale”

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Un episodio di malamovida qualche settimana fa in piazza dei Cavalieri

Pisa, 13 ottobre 2024 – Il Tar decreta: “Il Comune di Pisa non rispetta la sentenza del 21 febbraio 2024, n. 198 che annullava le ordinanze sindacali del 2023 e che vietavano la vendita di alcolici nella zona della stazione. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana annuncia una nuova udienza per dare esecuzione alla sentenza di annullamento”. Il sindaco di Pisa, Michele Conti, commenta la decisione e rilancia la linea dura sulla stazione annunciando modifiche al regolamento per rendere gli interventi anti-alcol strutturali: “Prendiamo atto – dice Conti -, della sentenza del Tar che si pronuncerà nel merito nell’aprile del 2025. Sono convinto che il quartiere Stazione e altre zone della città abbiamo bisogno di una regolamentazione stringente della vendita e somministrazione di bevande alcoliche, per migliorare la sicurezza e la vivibilità, contrastando le situazioni di turbamento alla quiete urbana che possono scaturire da uno stato di alterazione dovuto all’abuso di alcol. Per questo siamo già al lavoro per modificare il regolamento di polizia urbana e rendere strutturali questi interventi”.

Ma che cosa è successo? Le ordinanze volute dal sindaco di Pisa nel 2023 e che vietavano la vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche, tutti i giorni della settimana, dalle 16 alle 24, nel periodo estivo, nelle vie adiacenti alla stazione, a febbraio erano state annullate dal Tar a seguito di un ricorso presentato da uno dei commercianti. Il Comune di Pisa però non ha rispettato la sentenza continuando ad applicare l’ordinanza anche la scorsa estate. Per questo il commerciante, difeso dagli avvocati fiorentini Silvia Santinelli e Andrea Pertici, ne ha chiesto l’ottemperanza, ovvero l’osservanza e applicazione pratica di quanto stabilito dalla sentenza di annullamento di febbraio. La sentenza del Tar contestava la “legittimità e la proporzionalità del provvedimento adottato” dal Sindaco e dal Comune di Pisa.

Un’azione intrapresa dall’Amministrazione per contrastare situazioni di disturbo della quiete urbana derivanti dall’abuso di alcol, oltre a limitare la detenzione di contenitori in vetro (bicchieri e bottiglie), che possono essere utilizzati come oggetti contundenti, di una zona, la stazione, troppo spesso vittima di episodi violenti legati alla microcriminalità. Per i trasgressori era prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro. In caso di reiterazione delle violazioni era invece prevista la chiusura dell’esercizio per un periodo da 5 a 15 giorni. Un provvedimento simile è stato adottato anche per piazza Gambacorti. Proprio venerdì, infatti, è andata in scena “la presa della Pera” una protesta di una quarantina di giovani contro l’ordinanza che proibisce la vendita per asporto di bevande alcoliche dalle 18 alle 24 fino al 2 novembre in piazza della Pera.