MARIA CRISTINA CAPACCIOLI
Cronaca

Ordine del Cherubino. Premiati dieci docenti e l’alunno più anziano. "È la nostra identità"

Il conferimento ieri mattina in Sapienza da parte del rettore Zucchi. "Freschezza e dedizione: l’università è un ponte fra generazioni".

Ordine del Cherubino. I dieci docenti premiati con il rettore Zucchi

Ordine del Cherubino. I dieci docenti premiati con il rettore Zucchi

Pisa, 1 aprile 2025 – E’ stata celebrata ieri mattina nell’Aula Magna Nuova in Sapienza la cerimonia di conferimento dell’Ordine del cherubino a dieci docenti ordinari con almeno dieci anni di anzianità che si sono distinti per particolari meriti scientifici o per il contributo dato al funzionamento e alla vita dell’università. Per l’occasione anche un premio speciale da parte dell’ateneo e dell’Associazione laureati dell’ateneo pisano per un alumnus di 107 anni laureato in Ingegneria civile nel 1947.

"Si tratta di una cerimonia identitaria – ha spiegato il rettore dell’università di Pisa Riccardo Zucchi – perché questa è l’unica onorificenza conferita dal nostro ateneo a colleghi e colleghe che si sono distinti e hanno ricoperto incarichi istituzionali". Una mattinata, quindi, che ha visto protagonisti Rolando Tarchi del Dipartimento di Giurisprudenza, Maria Concetta Morrone del Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia, Riccardo Cambini del Dipartimento di Economia e Management, Umberto Desideri del Dipartimento di Ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni, Stefano Taddei del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, Andrea Càiti del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Alberto Casadei del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Stefano Berrettini del Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica, Maria Vittoria Salvetti del Dipartimento di Ingegneria civile e industriale e Alessandro Tredicucci del Dipartimento di Fisica.

Assieme a loro il più anziano laureato di ateneo Sebastiano Maccioni, originario di Nuoro, e presente con un videomessaggio ad aprire la cerimonia: "Ho un ricordo indelebile sia dell’università sia di Pisa in generale. Mi sono trasferito da giovane in questa città per la fama di ateneo e questa fama ho potuto constatarla in prima persona con i successi che ho avuto nella mia carriera". Presente in aula a ricevere al posto del padre la targa "per il prezioso contributo offerto all’ingegneria italiana e per il longevo legame con l’ateneo", il certificato di laurea e la copia del libretto degli esami sostenuti dall’ingegnere la figlia Titina Maccioni.

"L’ingegner Maccioni è al momento il più anziano dei nostri laureati – ha aggiunto il rettore –. Quello che gli conferiamo questa mattina è un riconoscimento doveroso e un simbolo di come l’università sia un ponte fra generazioni diverse. Abbiamo bisogno dell’entusiasmo e della freschezza dei giovani, ma anche dell’esperienza e dedizione delle altre generazioni. Sebastiano si è laureato nel 1947 e appartiene quindi a quella generazione che ha ricostruito il nostro paese dopo la tragedia della Seconda guerra mondiale, una generazione a cui dobbiamo essere particolarmente grati". Un riconoscimento al merito di chi ha dedicato la vita alla ricerca e all’ateneo pisano, ma "anche una cerimonia – ha concluso Zucchi – che resta un momento per ringraziare gli altri colleghi, il personale tecnico amministrativo e gli studenti che ci aiutano a far fronte a questo periodo particolarmente critico e impegnativo. Abbiamo già avviato ampi dibattiti, ma è fondamentale trasmettere il concetto che siamo una comunità che affronta unita le sfide".