Ha messo a segno due colpi identici in dieci giorni ai danni della stessa farmacia, ma questa volta ad attenderlo alla stazione, dove avrebbe preso un treno per tornare a Livorno, ha trovato i poliziotti che lo hanno arrestato e condotto al carcere Don Bosco. Nei guai è finito un rapinatore di 76 anni, originario di Novara, ma da molti anni stabilitosi nella città dei Quattro Mori dove negli ultimi tempi ha soggiornato in alloggi di fortuna tra hotel e dormitori pubblici. Il malvivente è un pluripregiudicato che mercoledì sera ha rapinato per la seconda volta la farmacia Dr Max di Lungarno Mediceo all’angolo con piazza Cairoli e che resta aperta fino alle 23. L’uomo ha agito con le stesse modalità del colpo precedente, senza sapere però che nel frattempo i poliziotti proprio in seguito alla precedente rapina erano riusciti a dargli un volto e un nome. Il 27 dicembre, infatti, armato di una pistola-giocattolo l’anziano bandito aveva minacciato i farmacisti facendosi consegnare 2 mila euro in contanti, per poi dileguarsi a piedi con il bottino. Gli investigatori della squadra mobile, diretta da Antonio Scialdone, hanno visionato le immagini di videosorveglianza urbana e nonostante che il bandito fosse entrato nella farmacia con il volto parzialmente travisato da un cappuccio sono riusciti a identificarlo. Una volta fuggito a piedi, infatti, il rapinatore è stato poi ripreso dalle diverse telecamere della videosorveglianza urbana cittadina e gli agenti sono riusciti comunque a riconoscerlo, incrociando quei frames con le banche dati dei pregiudicati e scoprendo che l’autore della rapina del 27 dicembre era proprio il piemontese da anni stabilizzatosi a Livorno.
Così quando mercoledì sera il 76enne è entrato in azione nella stessa farmacia e con le stesse modalità si è fatto consegnare mille euro in contanti, lo hanno atteso alla stazione dove lo hanno bloccato e sottoposto a fermo e in attesa dell’udienza di convalida trasferito in carcere. Il rapinatore infatti anche questa volta avrebbe preso un treno per fare ritorno a Livorno e svanire nel nulla. Addosso quando è stato fermato aveva ancora i soldi che gli erano stati consegnati dai farmacisti minacciati, l’arma-giocattolo e un altro grosso coltello. Tutto il materiale è stato sequestrato. Il bandito è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa nel carcere pisano in attesa che il fermo di indiziato di reato sia convalidato.
Gab. Mas.