REDAZIONE PISA

Palacongressi al Santa Chiara: "Interessati, ma le procedure ci impongono riservatezza"

Ambrosio: "Le nostre scelte non condizioneranno quelle del Comune"

Ambrosio: "Le nostre scelte non condizioneranno quelle del Comune"

Ambrosio: "Le nostre scelte non condizioneranno quelle del Comune"

"Siamo interessati al complesso Santa Chiara, ma la procedura ci impone comunque di mantenere la riservatezza sul contenuto della nostra manifestazione d’interesse, tuttavia posso dire che la nostra scelta non condizionerà in alcun modo quelle che saranno le eventuali scelte dell’amministrazione comunale che è e resta uno dei principali attori di questa partita". Parola del direttore Luigi Ambrosio, che a margine del rinnovo della convenzione tra Scuola Normale di Pisa e Unione industriale pisana parla anche di quella che sarà la vicenda urbanistica più importante dei prossimi anni: la riconversione dell’ex ospedale una volta ultimata la costruzione del nuovo policlinico con il trasferimento di tutti i reparti ospedalieri.

È stato proprio l’assessore all’urbanistica, Massimo Dringoli, durante l’ultimo consiglio comunale, a svelare le mire della Normale nei confronti della Scuola Medica. Ambrosio ha preferito non confermare ufficialmente ma non si è nascosto sul fatto che sia proprio quello l’immobile che fa gola all’istituzione accademica pisana.

Lo stesso, peraltro, sul quale ha da tempo messo gli occhi il Comune per trasformarlo nel baricentro della riconversione urbanistica di tutta l’area come sede del palacongressi.

"La Normale - ha precisato il direttore dell’istituzione accademica - ha la necessità di realizzare strutture collegiali non solo per i propri allievi del corso ordinario, ma anche per il personale di ricerca e post dottorale e quindi abbiamo necessità di spazi. È una prospettiva di sviluppo assolutamente necessaria per noi per continuare ad avere anche un respiro internazionale sempre più incisivo con conseguenti benefici anche alla didattica e, appunto, alla ricerca scientifica che, come dimostra la convenzione che abbiamo appena rinnovato con l’Unione industriale, non riguarda solo quella cosiddetta di base ma anche quella applicata e legata alle discipline scientifiche".

Però, ha aggiunto Ambrosio, "al momento siamo in una fase ancora preliminare dove le scelte definitive sono molto lontane e quindi abbiamo inoltrato la manifestazione d’interesse, ma nulla di più: questa vicenda entrerà nel vivo solo successivamente e sarà certamente frutto di un confronto che avvieremo, quando sarà il monento, anche con l’amministrazione comunale".

Gab. Mas.