di Antonia Casini
È stata aperta un’inchiesta in procura a Pisa sulla morte del pallavolista di 32 anni, Danilo Cremona, già acquisite le cartelle cliniche del suo ricovero in ospedale nei giorni scorsi. Il corpo del giovanissimo morto martedì pomeriggio per un aneurisma cerebrale, si trova ora a Medicina legale di Pisa. Quasi scontata l’autopsia. L’esame autoptico tradizionale e quello tossicologico. Obiettivo cercare di capire se il decesso del giovanissimo sportivo poteva essere evitata e se ci sono eventuali responsabilità. La famiglia ha deciso di donare gli organi (polmoni, fegato, pancreas) salvando così altre persone. Danilo, 32 anni compiuti il 20 ottobre scorso, atleta professionista del volley originario di Merate, in provincia di Lecco, per tutti "Corry", ha accusato un malore in campo durante uno dei tornei di Green Volley, che si disputavano nel weekend a San Giuliano Terme dove era in corso il Summer Fest. Moltissimo il dolore per la morte del campione: tanti i messaggi social e ai parenti che sono arrivati a Pisa.
Un sabato maledetto. Il 32enne ha accusato un primo malore in campo con un "forte mal di testa e vomito". "Il servizio del 118 – ricostruiscono i vertici della centrale operativa – è stato tempestivo. Cremona è stato soccorso dall’ambulanza a bordo campo intervenuta subito, alle 17.20 è stato richiesto un altro mezzo, arrivato in 12 minuti, con un sanitario", è arrivato in Pronto soccorso con codice giallo, tradotto poi in codice 3 in Ps. Intorno alle 21.30 avrebbe chiesto di andare in bagno per fare pipì. "Ma non usciva". Così il personale ha aperto la porta ed è stato trovato incosciente. A quel punto trasferito in condizioni gravissime in Neuro rianimazione. Martedì è stato dichiarato clinicamente morto. Che cosa è successo da quando è stato soccorso a quando è stato trovato in bagno? Il caso è affidato al pubblico ministero di turno, Giancarlo Dominijanni.