Pisa, 24 febbraio 2016 - Il professor Paolo Miccoli è caduto nella rete del copia-incolla: sulla garticola è finito il documento fornito per la candidatura a membro del consiglio direttivo dell'Anvur, l'agenzia del Miur che dà le pagelle alla ricerca italiana e sulla base dei risultati decide la distribuzione degli stanziamenti e che controlla anche. A rilanciare in maniera fragorosa il caso' - emerso tra l'estate e lo scorso mese di settembre grazie alla denuncia dell'associazione Roars (sul sito www.roars.it) - è stata la trasmissione Tv Le Iene andata in onda ieri, martedì 23 febbraio. Una denuncia - quella del blog - che non ha tra l'altro impedito a suo tempo la nomina di Miccoli, chirurgo di fama internazionale e professore all'Università di Pisa, nomina effettuata dal Consiglio dei ministri e poi confermata dal voto in commissione cultura alla Camera.
Il luminare pisano siede dall'agosto scorso tra le file dell'Anvur, incarico da 178mila euro come ha sottolineato più volte l'inviato de Le Iene. "Per farne parte bisogna inviare un curriculum e un tema su quello che si vorrà fare - spiega Giuseppe De Nicolao, professore dell'Università di Pavia e membro di Roars - Miccoli ha copiato nove passaggi su sei pagine di tema presentate, attingendo da quattro fonti diverse senza mai citarle". Secondo quanto raccontato da Roars e ripreso dal Le Iene, nessuno dei parlamentari si è opposto alla nomina di Miccoli nonostante le anomalie del suo testo. Soltanto i deputati del Movimento Cinque Stelle hanno deciso di non partecipare alla seduta facendo mettere a verbale i testi e le anomalie.
Pizzicato dall'inviato de Le Iene fuori da una tavola calda, il professor Paolo Miccoli, prima ha provato a minimizzare e difendersi dicendo di aver riportato dati traendoli da un libro di cui aveva scritto la prefazione, poi imbarazzato - anche di fronte ai testi forniti dall'inviato - si è allontanato tentando di sottrarsi alle domande. Alla fine ha ammesso: "E va bene, ho sbagliato a non virgolettare".
Nell'audizione alla Camera del 22 settembre 2015, Miccoli aveva risposto così all'onorevole Francesco D'Uva (M5s), che chiedeva conto delle accuse di Roars: "Io posso solo difendermi come mi sono difeso. Tutte le cose dette su Roars derivano dal profilo che ho tracciato e sono tratte sostanzialmente da due volumi che io ho editato, scritto, in parte, e in prima persona. Dunque era l'espressione del mio pensiero e non era stata plagiata i nessun modo da altri. Non si trattava neppure di un autoplagio perché qui non era una pubblicazione ma un progr