GABRIELE MASIERO
Cronaca

Parco, gli ambientalisti si mobilitano: "La commissione ambiente ci convochi"

Piano integrato e base militare: Amici della Terra, Comitato difesa alberi,. Comitato-Coltano, Italia Nostra e La città ecologica scrivono a De Robertis.

Visitatori all’interno della tenuta del Parco di San Rossore: prosegue il dibattito sul nuovo piano integrato

Visitatori all’interno della tenuta del Parco di San Rossore: prosegue il dibattito sul nuovo piano integrato

Sei associazioni ambientaliste pisane (Amici della Terra, Comitato per la difesa di Coltano, Comitato difesa alberi Pisa, Italia Nostra Toscana, Italia Nostra Pisa e La Città ecologica) hanno chiesto formalmente alla presidente Lucia De Robertis di essere ascoltate dalla commissione Ambiente del consiglio regionale per esplicitare la loro posizione riguardo al Piano integrato del parco. In particolare gli ambientalisti, in una nota ricordano "di avere inviato a tutti i consiglieri regionali, da tempo e ripetutamente, analisi approfondite e documentate del Piano integrato, video di interventi di studiosi di chiara fama come Pierluigi Cervellati e Tomaso Montanari, e persino un parere legale senza ricevere alcun riscontro da nessuno" ma anche che "il tema della gestione delle aree contigue è il fulcro di un piano verso il quale le associazioni hanno da subito formulato un giudizio radicalmente critico: trasformare quelle che nel Piano Territoriale di Coordinamento (Ptc) originario di Cervellati erano le aree ‘esterne ai soli fini della caccia’, ma agli effetti urbanistici aree interne del parco, in aree contigue, significa attribuirne la pianificazione urbanistica ai Comuni di circa 8mila ettari l’area Parco".

Le sei associazioni ambientaliste esprimono quindi nuovamente preoccupazione anche sul futuro delle cosiddetta Dam, le aree a destinazione militare (Dam), che "rappresentano un nodo tutt’altro che sciolto e che strutturano dentro il parco la presenza dei militari, consentono di costruire e spianano la strada alla realizzazione della mega-base militare nel sito del Cisam, a San Piero a Grado, in un’area interna e super tutelata persino dall’Unesco.

Infine, le associazioni invocano maggiore attenzione "sugli aspetti ambientali connessi all’erosione e ai cambiamenti climatici, viste le previsioni di innalzamento del livello del mare al 2100 da un metro fino a 2,5 metri e amareggia e preoccupa che non si prenda minimamente in considerazione la questione dell’erosione dei litorali che ricadono tutti nel territorio del parco e per i quali non si prevede alcun piano di intervento a lungo termine, con una inquietante mancanza di lungimiranza".