"Quando ho visto il taglio sul tessuto, ho pensato a mia moglie e mio figlio piccolo di pochi mesi". Il vice brigadiere Francesco Vellucci, che ha fermato il 30enne di origine albanese l’altro giorno in via 2 Settembre a Porta a Mare, parla alla trasmissione "Ore 14" di Rai 2 di Milo Infante che annuncia subito che l’episodio non è finito nel sangue perché il coltello era di ceramica e perché il giubbotto lo ha in qualche modo bloccato. Nel servizio di Alessandro Filippelli e Antonio Mariani, il giovane militare racconta: "La Centrale operativa ci ha segnalato una persona sospetta. Con il mio collega siamo interventuti in zona, aveva il passamontagna, i guanti, era vestito di scuro. Appena ha visto la pattuglia, l’uomo è scappato verso il centro città. Sono sceso e l’ho inseguito, c’è stata una violenta colluttazione. Poi ho notato che dalla tasca destra ha estratto il coltello e me lo ha sferrato sul fianco sinistro". "Sono riuscito a evitare che la lama attingesse sul fianco sinistro, ma ha reciso la giacca e ha provocato un taglio di 4 centimetri. Grazie al mio collega, lo abbiamo bloccato ma ha continuato a tirare calci e pugni".
A casa gli uomini dell’Arma hanno trovato il manico del coltello, stupefacente e 4 telefoni cellulari". Tutto il materiale è stato sequestrato.
"Dopo l’aggressione è tornato in servizio", dice il giornalista al carabiniere. "Anche in quel momento abbiamo garantito la sicurezza dei cittadini che a quell’ora erano in transito per andare al lavoro. Quando sono tornato a casa ho abbracciato mia moglie e mio figlio".
Il 30enne è stato arrestato e portato in carcere con l’accusa di tentato omicidio.
Antonia Casini