Parroco morì mesi dopo l’incidente. Automobilista a processo: assolto

Don Antonio Simoni non si era più ripreso. "Ho sentito un rumore e ho visto l’uomo cadere dal motorino"

Parroco morì mesi dopo l’incidente. Automobilista a processo: assolto

Parroco morì mesi dopo l’incidente. Automobilista a processo: assolto

Morì dopo mesi dall’incidente da cui non si era più ripreso. Ma ieri mattina il giudice Giulio Cesare Cipolletta ha assolto (589 bis) l’automobilista che era alla guida della macchina con cui si scontrò il parroco. Don Antonio Simoni, classe 1933, era deceduto a marzo 2020, in piena pandemia. Le sue condizioni di salute erano peggiorate dopo quel fatto, accaduto a dicembre 2019 sulla Tosco Romagnola, all’altezza di Navacchio. Era in sella alla sua Vespa. "Ho sentito un rumore - aveva ricostruito in aula l’automobilista, difeso dagli avvocati Michele e Glauco Orsitto del foro di Pisa". Michele Orsitto ha ricostruito nella sua arringa quella dolorosa vicenda citando anche le risultanze dei periti. "Il mio assistito stava eseguendo correttamente la fase di sorpasso, quando sentì un rumore e vide nello specchietto l’uomo cadere. Forse l’età e la salute non più buona, oppure un problema nella strada stessa, chissà perché l’86enne perse il controllo delle due ruote".

Il parroco fu soccorso e portato al pronto soccorso. Una volta dimesso dall’ospedale, però, non tornò nel comune di Cascina dove viveva tra Navacchio e San Prospero, dopo che aveva lasciato il servizio in parrocchia, ma fu accolto in una Rsa a Calcinaia.

Don Simoni era stato parroco a Castelmaggiore, a Calcinaia (per 14 anni), a San Lorenzo a Pagnatico e San Giorgio e poi anche a Visignano, sempre Cascina.

Profondo fu il cordoglio alla notizia della sua morte. Don Simoni ha sempre amato immortalare con fotografie e filmati i momenti più belli della vita delle parrocchie in cui era chiamato a svolgere il suo ministero. Questa preziosa mole di documentazione videofotografica è stata raccolta da alcuni cittadini di Calcinaia e, con l’autorizzazione dell’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, e grazie all’interessamento del sindaco Cristiano Alderigi e dell’assessore alla Cultura Christian Ristori, è stata affidata in custodia all’archivio comunale di Calcinaia.

Il giudice si è preso 60 giorni per le motivazioni.