MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Parte la nuova edizione di Me.Mo alla Scuola Sant'Anna

Il progetto ha visto una crescita significativa delle domande e dei partecipanti selezionati grazie alla collaborazione tra alcune delle più prestigiose istituzioni accademiche italiane riunite nella rete Merita, finanziata con fondi del Pnrr.

Il progetto Me.mo della Scuola Sant'anna

Il progetto Me.mo della Scuola Sant'anna

Pisa, 24 gennaio 2025 - Un supporto fondamentale per studentesse e studenti con ottimi risultati scolastici e che, nella propria famiglia, con genitori non laureati, rappresentano la prima generazione a voler intraprendere un percorso universitario, garantendo l’accesso agli studi anche in situazioni di possibile fragilità culturale e socioeconomica. La sesta edizione del progetto Me.Mo. (Merito e Mobilità Sociale) si presenta ai nastri di partenza con numeri da record, a partire dal numero di domande di ammissione ricevute da tutta Italia.

Coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) attraverso il progetto "MERITA, la rete per il talento" a cui partecipano la Scuola Normale Superiore, il Collegio Superiore dell’Università di Bologna, la Scuola Galileiana di Padova e la Scuola Superiore di Studi Avanzati della Sapienza di Roma, proprio grazie a MERITA, il progetto Me.Mo. è riuscito ad aumentare i partecipanti, da 360 a 613, ampliando il suo impatto su scala nazionale. Secondo i dati Almalaurea 2024, l’85% dei diplomati, provenienti da famiglie dove almeno un genitore è laureato, ha deciso di iscriversi all’università (senza aver mai abbandonato gli studi) dopo la scuola secondaria di secondo grado; tale quota scende al 69 per cento tra i giovani i cui genitori sono in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado e si ferma al 51 per cento tra coloro che hanno padre e madre con titolo inferiore. I dati di impatto di Me.Mo. appaiono molto incoraggianti: considerando l’edizione 2022/23 e l’edizione 2023/24 le percentuali di iscrizione all’università dei partecipanti, tutti con entrambi i genitori non laureati, supera il 90 per cento. Numeri da record per un progetto sempre più ambizioso. Con oltre 1.300 candidature arrivate da tutta Italia, la nuova edizione ha visto una risposta straordinaria da parte delle studentesse e degli studenti e delle stesse scuole, confermando che il progetto Me.Mo. risponde a una reale esigenza di supporto e di orientamento verso gli studi universitari. Gli istituti superiori che hanno risposto al bando sono oltre 300. Tra le candidate e i candidati, il 38 per cento proviene dal Sud, il 21 per cento dal Centro e dalle Isole, e il restante 41 per cento dal Nord Italia. Questa distribuzione, rappresentativa a livello geografico, dimostra la capacità del progetto di raggiungere tutte le realtà sociali ed economiche del Paese. Ruolo chiave per le studentesse e per gli studenti universitari: tutor e mentori per favorire il cambiamento. Una delle caratteristiche distintive di Me.Mo. è il coinvolgimento attivo delle studentesse e degli studenti universitari che rivestono un ruolo fondamentale nel percorso di orientamento e supporto che caratterizza il progetto. Attraverso il programma di condivisione “da pari a pari”, studentesse e studenti universitari, che spesso provengono anche loro da contesti simili a quelli dei partecipanti, diventano tutor e mentori.

Questo approccio consente a ragazze e ragazzi delle scuole superiori di essere accompagnati da chi, di recente, ha affrontato le stesse difficoltà nell'accesso all'università, creando un ambiente di apprendimento solidale e di condivisione di esperienze. Studentesse e studenti tutor non si limitano a offrire supporto nelle attività accademiche, ma diventano fondamentali per motivare i partecipanti, per stimolare la loro autostima e aiutarli a sviluppare un pensiero critico e attivo sulle proprie scelte future. I tutor, infatti, non condividono soltanto le conoscenze teoriche, ma anche le esperienze vissute, creando un legame empatico e autentico. Percorso di eccellenza: orientamento, simulazioni e mentoring. Il programma di Me.Mo. offre un percorso di formazione che prevede incontri tematici, simulazioni di test di ammissione, attività di mentoring personalizzato e momenti di formazione in presenza nelle sedi delle scuole partner. Gli studenti selezionati avranno l’opportunità di confrontarsi con professionisti, docenti universitari e, appunto, con i tutor universitari, creando un percorso di apprendimento che non solo prepara all’università, ma insegna a gestire le sfide del cambiamento. Il progetto Me.Mo. non è soltanto un'opportunità accademica, ma anche di crescita personale. Per ogni edizione di Merito e Mobilità Sociale, grazie all’impegno delle studentesse e degli studenti universitari e alla rete di supporto creata, il programma contribuisce a ridurre le disuguaglianze sociali e a dare un contributo per costruire una società più equa e inclusiva.  

"Un autentico investimento per il futuro del nostro paese - sottolinea la rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna Sabina Nuti -. Il progetto Merito e Mobilità Sociale rappresenta un investimento per il futuro della nostra società. Non possiamo permettere che il talento di tante ragazze e di tanti ragazzi vada disperso e non valorizzato in modo adeguato a causa della scarsa cultura e proattività della famiglia di provenienza. Il progetto Me.Mo. vuole dare loro le chiavi per aprire le porte dell’università e, con essa, un futuro ricco di opportunità. Studentesse e studenti universitari, che partecipano come tutor, sono il cuore pulsante del progetto Me.Mo. e non trasmettono soltanto competenze accademiche, ma rappresentano un riferimento non troppo lontano in termini di età a cui possono chiedere consiglio e aiuto, perché ogni sfida per il proprio futuro può essere superata, a patto di ricevere il giusto sostegno".
"L’educazione è l'unico strumento per garantire una mobilità sociale effettiva: grazie al progetto Me.Mo. questi giovani avranno una possibilità in più di scrivere il proprio futuro, con il supporto di chi ha già intrapreso la stessa strada. Merito e Mobilità Sociale continua a dimostrare che il merito non ha barriere: l'accesso all'università è un diritto per tutti, e ogni studentessa e ogni studente meritevole ha il potenziale di raggiungere grandi traguardi”.