MICHELE BUFALINO
Cronaca

Passione & orgoglio. L’invasione di Reggio Emilia: "Sembrava San Ranieri. Si vedevano solo pisani"

Trasferta amara per i neroazzurri, ko contro il Sassuolo. Ma i tifosi pisani vincono sugli spalti. E dalla tribuna del Mapei, il vicesindaco Latrofa annuncia: "La Curva Nord è ampliata".

Trasferta amara per i neroazzurri, ko contro il Sassuolo. Ma i tifosi pisani vincono sugli spalti. E dalla tribuna del Mapei, il vicesindaco Latrofa annuncia: "La Curva Nord è ampliata".

Trasferta amara per i neroazzurri, ko contro il Sassuolo. Ma i tifosi pisani vincono sugli spalti. E dalla tribuna del Mapei, il vicesindaco Latrofa annuncia: "La Curva Nord è ampliata".

"Il nerazzurro della sciarpa ovunque porterò". Recita così lo striscione esposto in curva dai settemila pisani giunti al Mapei Stadium. Ed è più che esplicativo, nel racconto di una giornata che, andando oltre quanto accaduto in campo, rimarrà nella storia del tifo nerazzurro. Da oggi, infatti, il "Ma tu c’eri a Sassuolo?" diventerà una frase standard tra tifosi, e la risposta un timbro. C’è chi è partito la notte precedente, chi all’una, subito dopo pranzo, chi invece ha preferito mangiare a Reggio Emilia (e infatti tanti ristoranti in centro sono stati tappezzati di nerazzurro), chi ha fatto una vera e propria gita di due giorni. La predominanza pisana a oltre duecento chilometri di distanza da casa è come annullata. Nelle vicinanze dello stadio non si fa che vedere volti conosciuti. C’è anche chi è arrivato dalla Svizzera, come la giovane 20enne Gaia Matteis, giunta in terra emiliana con la sorella Matilda dalla lontana Lugano. "Ormai non mi perdo una trasferta da tutto l’anno – commenta -. Peccato per la sconfitta, ma mi sono molto emozionata con la coreografa, è stato un bel momento".

Il dottor Felice Foresta, 66 anni, con la famiglia: "È stata una bolgia vera, nonostante le code per arrivare a Reggio Emilia, è stato un spettacolo. È sembrato di essere a San Ranieri durante la Luminara". Tra le storie più curiose quella di Stefano Bigagli, 61 anni: "Siamo arrivati al duomo di Reggio Emilia e c’erano solo pisani - confessa -. I tifosi della Reggiana ci hanno anche fermato per strada tifando per il Pisa, non hanno mai gradito il Sassuolo in città". Il settore ospiti del Mapei Stadium ha iniziato a riempirsi già a un’ora e mezza dall’inizio partita.

Con il passare di minuti, la predominanza cromatica è divenuta sempre più evidente. Una netta sproporzione tra gli 11.242 presenti, di cui ben 7000 pisani. I fischi all’ingresso del Sassuolo in campo e gli applausi per quello del Pisa sono stati impressionanti, e lo speaker ha tentato di ridurli alzando al massimo i decibel della musica trasmessa dagli altoparlanti. Si è assistito a una vera e propria ‘battaglia’, poiché i tifosi hanno successivamente alzato ancor di più il volume. Visibilmente emozionato il vicesindaco Raffaele Latrofa, presente sugli spalti assieme ai migliaia di concittadini al seguito.

"Da quel lontano 1977, quando ho iniziato a seguire il Pisa, ne ho viste di battaglie, di gioie indescrivibili e di delusioni brucianti. Ho attraversato anni di gloria e momenti difficili, ma una cosa non è mai cambiata: il cuore che batte sempre per questi colori, per questa maglia, per questa città". Il vicesindaco ha condiviso anche lo stato dei lavori all’Arena: "Al ritorno in città avremo l’Arena con la curva nord ampliata", in netto anticipo rispetto al cronoprogramma dei lavori. Insieme con il vicesindaco, ma in curva con i tifosi anche il consigliere comunale Lorenzo Vouk: "Pisa è una fede, questi momenti sono sempre bellissimi - ha commentato - Si vive per queste emozioni, per questi grandi eventi. Nonostante la sconfitta la fiducia è enorme ed è bello vedere questa curva così unita. Pisa è un popolo". A fine partita la squadra è andata come di consueto sotto la curva. "Vi vogliamo così", hanno detto, apprezzando lo spirito di sacrificio.

Michele BufalinoLorenzo Vero