"Uniformare il progetto del Pisa training centre alle osservazioni presentate dall’associazione ambientalista La Città ecologica". E’ la richiesta del Pd, avanzata con un emendamento illustrato dal consigliere comunale Enrico Bruni e respinta al mittente dalla maggioranza di centrodestra. "Quando si parla di sviluppo - ha spiegato il consigliere dem - chiediamo che questi importanti progetti siano sviluppati con l’attenzione all’ambiente, alle reali capacità del nostro territorio e del nostro suolo e che non si preveda il progetto del Pisa training centre così com’è stato presentato e ne chiediamo invece una una modifica e una revisione alla luce di quelle osservazioni". Secondo Bruni, infatti, il documento progettuale depositato dal Pisa "rischia di far nascere una struttura sportiva che potrebbe minare la sicurezza ambientale di quell’area ma anche un importante percorso di recupero dell’area archeologica".
A sostenere la tesi di Bruni, espressa a nome del Pd, si è schierata anche la consigliera Silvia Pagnin annunciando quindi il voto favorevole all’emendamento del suo gruppo: "Il primo nostro obiettivo e i primi valori da difendere- ha osservato - sono quelli della tutela dell’ambiente e del suolo, poi tutto si può fare ma partendo dalla tutela di questi elementi prioritari. Valorizziamo dunque quello che si vuole ma sempre mettendo la salvaguardia ambientale al primo posto".
La posizione di Bruni ha suscitato forti mal di pancia e nervosismo all’interno del gruppo Pd. Nel dettaglio La Città ecologica critica la scelta "di concentrare ingenti interventi e funzioni in un’area relativamente ristretta di città, oltre tutto a immediato ridosso del sito Unesco di Piazza Duomo" perché trasformerebbe di fatto "un vero parco urbano, aperto a tutti, che può accogliere almeno mille alberi e costituire un percorso nel verde per permettere a cittadini e turisti di raggiungere dal parcheggio scambiatore a piedi o in bicicletta l’area archeologica" in un "quartier generale di una squadra di serie B, recintato e chiuso al pubblico".
Immediata la replica della maggioranza di centrodestra con Francesco Niccolai di Fratelli d’Italia che ha annunciato "il voto contrario, ma approfitto per far sapere alla città che la posizione del Pd è contraria al progetto del centro sportivo del Pisa". Duro anche Lorenzo Vouk di Pisa al centro: "Abbiamo sempre riconosciuto l’importanza sociale e culturale del Pisa Sporting Club per la nostra città, sostenendo con convinzione ogni progetto legato al suo sviluppo. Fin dal 2018 abbiamo dimostrato impegno concreto, aumentando la capienza dello stadio del 30% per valorizzare l’esperienza dei tifosi. Allo stesso modo, la maggioranza ha sempre creduto nel Pisa Training Center, lavorando con determinazione e con il sindaco in prima linea per superare ogni ostacolo burocratico. Mentre il PD sceglie la via sterile della contrarietà apparente, noi continuiamo a costruire il futuro dello sport cittadino".
Alla fine l’emendamento, come da pronostico, non passa e incassa solo alcuni voti delle minoranze: Bruni e Dalia Ramalli per il Pd (alla fine Pagnin ha preferito non esprimersi), Luigi Sofia di Sinistra unita e di Gianluca Gionfriddo de La Città delle persone. Il capogruppo di Diritti in comune, Ciccio Auletta, non ha partecipato al voto.