"Pediatri assolti anche in appello". Il commento del presidente Figlini

La procura impugna assoluzioni a Pisa per corruzione medica nel caso "scandalo del latte in polvere". Sentenza confermata in appello, ma reati prescritti.

"Pediatri assolti anche in appello". Il commento del presidente Figlini

L’indagine del 2014 «Medici low cost» fu eseguita dai carabinieri del Nucleo antisofisticazione (Nas), foto di repertorio

La procura aveva impugnato le due assoluzioni avvenute a Pisa per insussistenza del fatto. Pochi mesi fa è stato discusso anche l’appello "e la sentenza di primo grado è stata confermata", spiega il presidente dell’ordine dei medici Giuseppe Figlini, "è stata una bolla di sapone". Inchiesta per "lo scandalo del latte in polvere", così fu nominata all’epoca: i medici Maurizio Petri e Claudio Ghionzoli, difesi dagli avvocati Stefano e Alberto Ercoli, sono stati assolti per il reato di corruzione anche dal collegio di Firenze, perché l’appello è risultato "privo di interesse per la parte appellante". Per la pubblica accusa i due avevano ricevuto regali in cambio di aver favorito le ditte produttrici di latte in polvere consigliando quelle precise marche alle neomamme. Latte, che aveva precisato già il giudice per le udienze preliminari, "non necessita di prescrizione". Il pm aveva lamentato che il gup "aveva omesso" di valutare correttamente il quadro probatorio che risulta dalle intercettazioni telefoniche, dalle prove documentali e testimoniali. Intercettazioni citate nelle motivazioni fiorentine quando uno degli indagati si era lamentato che i pediatri accettassero "i regali ma poi non fossero per nulla compiacenti". Per la Procura non significa che l’azione delle aziende non avesse avuto comunque obiettivi di corruzione a prescindere dal comportamento dei medici.

L’inchiesta "Medici low cost" era esplosa nel 2014 con accuse e indagini dei carabinieri del Nas per 23 persone. Fatti che ormai sono prescritti, come detto nei giorni scorsi. Nelle motivazioni dei giudici d’appello, infatti, la premessa è che "i reati sono tutti estinti per sopravvenuta prescrizione". A questo si aggiunge la conferma del verdetto pisano.

A. C.