"Pelle, si vedono i primi segnali di ripresa"

Il presidente dell'Associazione conciatori di Santa Croce sull’Arno, Ezio Castellani, esprime fiducia nella ripresa del settore conciario dopo Lineapelle, sottolineando l'importanza dell'unità e della collaborazione per affrontare la crisi. La sinergia tra imprenditori e la condivisione di obiettivi comuni sono fondamentali per invertire la tendenza del mercato.

"Pelle, si vedono i primi segnali di ripresa"

Il presidente dell'Associazione conciatori di Santa Croce sull’Arno, Ezio Castellani, esprime fiducia nella ripresa del settore conciario dopo Lineapelle, sottolineando l'importanza dell'unità e della collaborazione per affrontare la crisi. La sinergia tra imprenditori e la condivisione di obiettivi comuni sono fondamentali per invertire la tendenza del mercato.

S. CROCE SULL’ARNO (Pisa)

"Nei momenti critici in cui permane un rallentamento complessivo del comparto garantire la massima offerta qualitativa è l’unico indirizzo che le nostre aziende vogliono continuare a seguire, confermando l’affidabilità che le ha rese leader del mercato". Ad affermarlo è il presidente dell’Associazione conciatori di Santa Croce sull’Arno (Pisa), Ezio Castellani (nella foto), dopo Lineapelle, la principale fiera del settore, alla quale hanno partecipato 150 aziende del distretto toscano tra le 530 concerie complessivamente presenti all’evento, delle quali 293 erano italiane.

"I primi segnali di ripresa per il comparto – aggiunge – si ipotizzano dopo il secondo semestre 2024, per un settore che intanto non si ferma e cerca di gestire al meglio la fase contingente anche consolidando sinergie. Sottolineo la necessità di condividere unicità di intenti sia tra imprenditori di un singolo segmento che tra operatori dell’intera filiera moda, tutti interessati da una crisi che si può affrontare solo con strumenti individuati in modo comune perché soltanto così si può consolidare una reale inversione di tendenza del mercato, auspicata per l’inizio del prossimo anno".

"Grazie alla concomitanza di più eventi fieristici intorno a Lineapelle – conclude Castellani – hanno potuto dialogare diversi anelli della filiera e ciò che ci sta a cuore è affrontare al meglio, insieme, la crisi del mercato per tutelare lavoratori e famiglie. Siamo fiduciosi".

Castellani lo afferma in un momento in cui i tavoli di lavoro in atto sono tanti, sia quelli condivisi tra imprenditori, sia quelli estesi alle istituzioni. Una crisi, quella del settore conciario, che è la peggiore degli ultimi trent’anni e che finalmente sembra vedere una luce in fondo al corridoio. L’invito all’unità e all’agire di concerto, quindi, sembra essere il punto cardine di una criticità non solo legata alla pelle, ma all’intero comparto moda e fashion.

Un segnale di ripresa, questo, che è anche un primo barlume di speranza per i lavoratori di un settore così strategico per tutto il territorio regionale.

Lorenzo Ottanelli