"Ho convintamente sottoscritto l’appello promosso dalle associazioni ambientaliste in quanto, fin da subito, ho sostenuto che fosse una scelta sbagliata la collocazione della base dei carabinieri all’interno dell’area Parco". L’affondo che non ti aspetti arriva da Alessandra Nardini, assessora regionale della giunta di Eugenio Giani che esce allo scoperto e dice no su tutta la linea alla proposta, approvata dal tavolo inter istituzionale con il parere favorevole del Parco e dello stesso presidente regionale, di realizzare la nuova base dei carabinieri nell’area Cisam a San Piero a Grado e nella tenuta Isabella a Pontedera. Nardini ha sottoscritto la petizione lanciata nei giorni scorsi da ben 14 associazioni ambientaliste (Amici della Terra, Apuane libere, Italia Nostra, il Comitato per la difesa di Coltano, il Comitato Difesa Alberi Pisa, La città Ecologica, Lipu Toscana, Le voci degli Alberi Pietrasanta, Mountain Wilderness Nazionale e Wwf) e sottoscritto da centinaia di persone, compresi molti intellettuali.
"Come si ricorda nell’appello - osserva Nardini - questo provocherebbe enorme consumo di suolo, gran parte del quale in area boscata e pregiata interna al Parco stesso. Ritengo inoltre che, in questa fase storica di grande crisi socio-economica, ci siano oggettivamente altre priorità di investimento, tra cui la sanità e la scuola pubblica, il sociale e il lavoro". Tra i primi firmatari della petizione, che può essere sottoscritta al link https://chng.it/d8BNpGVPvv, ci sono anche l’architetto e urbanista Pierluigi Cervellati, il meteorologo Luca Mercalli e l’archeologo Carlo Tozzi, i filosofi Roberta De Monticelli e Alfonso Maurizio Iacono, la giornalista Sabrina Giannini, gli scrittori Alessandro Agostinelli e Tiziano Fratus, studiosi della sostenibilità ambientale come Elisa Giuliani (prorettrice dell’Università di Pisa e membro del comitato scientifico del Parco) o Enzo Pranzini, botanici come Amedeo Alpi, Fabio Garbari e Lorenzo Peruzzi (direttore dell’Orto Botanico, presidente del comitato scientifico del Parco), l’agronomo Daniele Zanzi, il paesaggista Fabrizio Cinelli, il produttore cinematografico Nicola Giuliano, la drammaturga Barbara Del Bono Idda, il docente e saggista ‘Pancho’ Pardi, l’animalista Carmen Luciano e 56 tra docenti e ricercatori universitari di una ventina di atenei italiani ed esteri. Il progetto, si legge nel testo, "è devastante a livello ambientale, coinvolge una zona boscata nell’area Interna del Parco, con la distruzione di decine di ettari di habitat Natura 2000 di bosco planiziale, una zona che fa parte della Selva Pisana ed è tutelata addirittura dall’Unesco".
Gab. Mas.