"Piano operativo comunale: questo strumento urbanistico è indispensabile per tutti quei cittadini che devono servirsene, ma non possono farlo perché, udite a Vicopisano è scaduto nel lontano 2018" dichiara Marrica Giobbi, consigliera di Vicopisano per il cambiamento. E aggiunge: "Ad oggi tutto tace per la disperazione di chi deve effettuare un frazionamento, o recintare ad esempio un terreno agricolo, o chiedere soluzioni sostenibili improntate a concezioni moderne al passo con i tempi e così via. Un ritardo scandaloso. Il 30 luglio la commissione urbanistica congiunta dei comuni di Calci e Vicopisano decise di riconvocarsi il 17 settembre per esaminare la documentazione della prima stesura del piano regolatore, ma ad oggi e siamo ormai a novembre tutto tace, avvolto da una nebbia misteriosa e inspiegabile". "Perché si va così per le lunghe? Le persone non hanno sette vite come i gatti e non sono in grado di congelare lo scorrere del tempo in attesa che l’amministrazione si scuota dal torpore – continua Giobbi –. Siamo in attesa che si compia dopo sei anni il miracolo il cui iter è nebuloso: non sappiamo ancora quanti anni ci vorranno. I cittadini angosciati, hanno prodotto una mole consistente d’istanze a cui nessuno ha dato risposta e tempestano di sollecitazioni i propri tecnici incaricati che, impotenti, sono anch’essi in attesa che questo parto straordinario e complicato giunga al traguardo. Se in ambito privato per concludere una pratica si affidassero a tempi biblici, le imprese fallirebbero. Ma qui siamo nel pubblico, dove evidentemente il metro temporale viaggia a passo di lumaca, tanto gli stipendi arrivano lo stesso. E nel frattempo i materiali edilizi e tutto ciò che occorre alla realizzazione di manufatti di varia natura nel corso degli anni è lievitato, complice tra l’altro l’inflazione, ma questo particolare non trascurabile, evidentemente, non interessa a sindaco e ad assessori".
Cronaca"Piano operativo comunale, tutto tace. Intanto i cittadini aspettano invano"