Lo studio si presenta come contributo al Piano Operativo in fase di redazione dall’Ufficio Urbanistica del Comune, configurandosi come una proposta urbanistica reale e coerente. Parole e musica di Massimo Dringoli. L’assessore all’urbanistica lo ha detto quasi di volo, ieri, alla presentazione dello Studio Urbano Coordinato del Litorale Pisano, promosso dall’associazione Lp. E invece quel concetto suona come una rivoluzione. Meglio, uno strumento di lavoro per il litorale che sarà: "Perché - ha spiegato Dringoli - affonda le radici in ciò che c’è punta sulla qualità urbana, autentico cuore del progetto e ne fa un elemento di rilievo per il piano comunale. Con questa prospettiva, le esposizioni del Fortilizio della Torre Guelfa e di Villa Romboli offrono una preziosa opportunità di approfondimento e riflessione".
Lo studio di Lp è un’analisi che affonda le radici nella storia dei luoghi (Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone) offrendo una piattaforma di lavoro con l’obiettivo di promuovere un dibattito partecipativo sul futuro del litorale. Il waterfront pisano, ha osservato il sindaco Michele Conti, "ha una grandissima potenzialità che negli anni passati non è stata espressa: le tre frazioni che lo compongono si trovano tutte tra il mare e la bellissima pineta che è stata preservata grazie alla presenza del Parco. Ma hanno ciascuna la loro storia, con impianti storici diversi: Marina è ottocentesca, mentre le altre due località sono degli anni ’30 del ‘900, poi nel corso del tempo il tessuto urbano si è andato sviluppando, ma senza una visione urbanistica complessiva".
Da qui lo sguardo al futuro perché, ha assicurato Conti, "dalle suggestioni che ci offre lo studio ora possiamo iniziare a raccogliere i contributi di architetti, ordini professionali, cittadini ed è importante disporre di uno strumento che rimanga a disposizione della comunità e possa essere utilizzato anche dalle amministrazioni successive". Secondo il vicesindaco, Raffaele Latrofa, il lavoro di Lp "è un libro bianco che vuole aprire un dibattito sul futuro di Marina, Tirrenia e Calambrone e che ci offre una serie di stimoli sui quali poter lavorare per migliorare la qualità della vita dei cittadini del litorale: serviranno finanziamenti per mettere a terra queste idee, certo, ma senza quelle non si va da nessuna parte e noi abbiamo già dimostrato in questi anni di valorizzare, intercettando risorse regionali, nazionali ed europee, le nostre idee e la capacità progettuale degli uffici comunali".
"Il nostro studio – ha concluso il presidente di Lp, Massimo Del Seppia – offre un masterplan per Marina di Pisa e alcuni focus su Tirrenia e Calambrone per individuare gli interventi possibili per migliorare il sistema urbano. Abbiamo individuato nella riscoperta e nel completo recupero, come pista ciclabile, della linea dell’ex tramvia Pisa-Calambrone il simbolo che unisce in unico segno urbano l’essenza di una storia iniziata ormai più di 130 anni fa, potenzialmente generatore di progetti futuri".