REDAZIONE PISA

Pinocchio è universale in tutte le lingue del mondo

L'Università di Pisa celebra la Giornata Europea delle Lingue con l'iniziativa "Il potere di leggere per tutti e in tutte le lingue", promuovendo l'accessibilità alla lettura attraverso la diversità delle traduzioni di Pinocchio di Collodi.

Antonietta Sanna,. ordinaria del dipartimento di filosodia, letteratura e linguistica,. è ideatrice del progetto

Antonietta Sanna,. ordinaria del dipartimento di filosodia, letteratura e linguistica,. è ideatrice del progetto

"Leggendo Pinocchio in tutte le lingue lanciamo un messaggio che dalla Toscana arriva al mondo intero: il potere della lettura deve essere universale". L’Università di Pisa per la Giornata Europea delle Lingue ha organizzato, in collaborazione con il Centro per il Libro e la Lettura (Cepell) e il Sistema Bibliotecario di Ateneo, una giornata dal titolo "Il potere di leggere per tutti e in tutte le lingue. La lettura accessibile". Un modo per sensibilizzare alla complessità dell’atto di lettura, ma anche riscoprire il Pinocchio di Carlo Collodi come non si era mai visto: in tutte le lingue del mondo. ‘Fata turchina’ dell’iniziativa è la professoressa Antonietta Sanna, ordinaria del Dipartimento di filologia, letteratura e linguistica, che ha ospitato con soddisfazione l’evento, spiegando che "da quando è partita la campagna europea per l’accessibilità linguistica, noi come Unipi abbiamo aderito fin da subito dedicandoci alla lettura e al potere di leggere, che deve essere fruibile a tutti. Ci siamo domandati come potevamo rendere i libri accessibili anche a persone affette da dislessia o cecità. Abbiamo ritenuto che il mezzo migliore per capirlo era rispondere alla domanda: come mai certi libri arrivano a tutto il mondo?".

Con questo presupposto è stato scelto il Pinocchio di Collodi, simbolo della Toscana e d’Italia che, essendo l’unico libro (insieme al "Piccolo Principe") a essere stato tradotto in tutte le lingue è l’emblema per eccellenza di inclusione e accessibilità letteraria. "Si tratta di un classico intramontabile che parla veramente a tutto il mondo: è una lettura che arriva a tutti, grandi e piccoli, di grande attualità e fantasia e soprattutto dagli ottimi principi educativi". Attraverso la lettura in romeno, polacco, francese, inglese, portoghese, tedesco dei vari frammenti della storia del burattino parlante, la giornata ha affrontato il tema di come un testo famosissimo viene trasferito culturalmente, come cambiano i significati, da dove nascono le differenze, tracciando, nelle diversità e sfumature delle traduzioni, la "cultura che unisce". A margine dell’evento, nella Biblioteca di Palazzo Matteotti a Pisa è stata allestita anche una piccola mostra delle varie traduzioni dell’opera di Collodi, dall’arabo, al vietnamita, passando per la comunicazione aumentata e alternativa. "Abbiamo lanciato un messaggio: godiamo delle differenze letterarie e trasformiamole in un simbolo di inclusione" ha ribadito la professoressa Sanna. Gli zecchini d’oro sono stati piantati nel campo dei miracoli, chissà se nascerà l’albero.

Mario Ferrari