Pisa, 8 dicembre 2024 – Acqua azzurra acqua cara... Pisa è la seconda città d’Italia per la spesa della bolletta idrica. Una medaglia d’argento tutt’altro che piacevole per il nostro territorio, dove una famiglia composta da 3 persone spende per 150 metri cubi d’acqua ben 637.86 euro, quasi il doppio della media nazionale. Sono i dati emersi dal report “La nuova sfida della qualità, tariffe, investimenti e cambiamenti climatici” realizzato dal Centro studi Ircaf durante il seminario nazionale che si è tenuto lunedì a Carpi.
Un campione che ha riguardato 111 capoluoghi di provincia e circa 18 milioni di abitanti e che conferma come sotto la Torre l’acqua sia salata. La nostra città infatti è la seconda dopo Frosinone (unica in Italia a sfondare il tetto dei 700 euro, precisamente 705.41) per la spesa sulla tariffe dell’acqua di 637.86, contro una media italiana che nel 2024 è stata di 392.95 euro (162% in più). Un aumento, quello nazionale, del +3.77% e che corrisponde a 14.26 euro. Pisa però non è l’unico capoluogo del Centro Italia che non... naviga in buone acque. La Toscana è infatti la regione dove le bollette idriche sono le più care d’Italia, con una spesa media a famiglia di 570.45 euro per 150 mc.
Un incremento che, rispetto al 2011 è quasi raddoppiato: siamo passati da 304.55 euro di 13 anni fa a 570 oggi (differenza dell’87.31% che corrisponde a 265.91 euro). Una crescita ancora più alta della media nazionale, che nel periodo preso in considerazione (2011-2024) ha visto un incremento tariffario idrico del 81,53%. A riprova della maglia nera della nostra regione, nella classifica nazionale per le spese in città ben 10 capoluoghi toscani su 11 sono collocati nei primi 13 posti. Oltre a Pisa, seconda in classifica dopo Frosinone, il podio è completato da Siena (con una spesa di 626.22 euro), segue poi alla quarta posizione Grosseto (625.58 euro), sesta c’è Livorno (581.65 euro), il capoluogo di regione è settimo in Italia (la spesa media è 571.82 euro), ottavo e nono posto per le inscindibili Massa e Carrara (parimerito a 565.11 euro), alla pari anche Pistoia e Prato che occupano la decima e undicesima postazione (559.59 euro l’una), tredicesima invece Arezzo (548.67 euro) e chiude con grande distacco alla trentatreesima posizione Lucca (433.78 euro).
Inoltre, secondo le famiglie interrogate è emerso che nel Centro a una spesa media molto superiore alla media nazionale, corrisponde una qualità tecnica del servizio (perdite idriche, interruzioni di servizio, qualità dell’acqua erogata e simili) inferiore alla resto d’Italia. A voler guardare invece il bicchiere mezzo pieno, la qualità contrattuale è definita molto migliore alla media nazionale e con almeno uno standard migliorativo nel 72% dei gestori.