Pisa, 18 settembre 2016 - "Vogliamo comprare il Pisa, ma la domanda è: Petroni lo vuole vendere? Noi abbiamo già incaricato un notaio pisano, indidviduato dal sindaco, al quale come soci di Sportativa verseremo i 310 mila euro che la proprietà chiede a titolo di caparra. Lo facciamo per dimostrare che siamo trasparente e che il problema non sono i soldi ma la due diligence che non vogliono fare". Lo ha detto in esclusiva a La Nazione, Abdul Wahab Al-Halabi, amministratore del fondo d'investimento Equitativa di cui è socio il neonato fondo Sportativa, intenzionato a rilevare il 100% del club nerazzurro. Lo abbiamo incontrato insieme a Pablo Dana alla Locanda Sant'Agata di San Giuliano Terme, dove resterà fino a domani, per una lunga chiacchierata non solo sulla complicata tratattiva con i Petroni ma anche sull'attività del gruppo: "Operiamo da anni nel campo immobiliare - ha spiegato Al-Halabi - ma vogliamo diversificare i nostri investimenti, anche in altri settori. Lo sport è uno di questi e il calcio, attraverso il Pisa, sarebbe la prima acquisizione di questo genere. Non per lucrare sulle spalle della squadra e dei suoi tifosi, ma per fare un investimento a lungo termine e garantire uno sviluppo solido al club. Del resto Pisa città, di per sé, è già un marchio importante nel mondo. E la sua splendida tifoseria fa il resto". Pablo Dana ha invece parlato del suo rapporto con Gattuso, che ieri dopo la gara con il Brescia aveva detto di essere arrabbiato anche con lui: "Rino è deluso per tutta questa vicenda. Ma abbiamo cenato insieme ieri sera. Tra noi non ci sono problemi personali. Lui ha fiducia in noi, così come la squadra che ci ha aspettato. Intanto, il primo risultato, comunque vada a finire questa storia, è che io sono riuscito a riportare Gattuso sulla panchina del Pisa e far inziiare un campionato che rischiava di non cominciare neppure. Di questo i pisani, ma anche i Petroni, dovrebbero essermi riconoscenti".
CronacaPisa calcio, Abdul wahab Al-Halabi: "Pronti a versare 310 mila euro" / VIDEO