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Pisa, “Caos al Pronto soccorso”. In 50 aspettano il ricovero

Il sindacato Nursind: “Era prevedibile con il taglio dei posti letto nei reparti”. L’Azienda: “Fine settimana di iperafflusso per ripresa Covid e influenza”

L'ospedale Cisanello

Pisa, 5 dicembre 2023 – Cinquanta persone in attesa di ricovero, fila di barelle degli accessi in ambulanza. Questo il quadro ieri mattina, 4 dicembre, al Pronto soccorso di Cisanello. Come denunciato anche dai rappresentanti sindacali. «Era prevedibile con il taglio dei posti letto», afferma Lorenzo Peluso (Nursind). «Scarseggiano anche le barelle», aggiunge chi era in Ps e ha assistito alla mattinata di «caos». Super lavoro per medici e infermieri del reparto in prima linea.

Per l’Azienda ospedaliera, che ha risposto ufficialmente, si è trattato di un «fine settimana di iperafflusso al Pronto soccorso per aumento dei casi di influenza e di Covid».

«In queste ore e nei giorni a ridosso del fine settimana si sta registrando un iperafflusso di pazienti al Pronto soccorso dell’Aoup a causa della concomitanza di una serie di fattori legati alla stagionalità e alle basse temperature, con l’aumento dei casi di sindromi influenzali soprattutto nei pazienti fragili e dei casi di Covid in pazienti venuti al Ps per altre patologie, destinati al ricovero e incidentalmente risultati positivi al tampone Covid». Il virus torna a creare problemi nell’organizzazione dei servizi sanitari, dunque.

«La necessità della separazione dei percorsi per pazienti positivi al Covid in Pronto soccorso (che, in caso di ricovero, vengono destinati in ‘Covid room’ presenti all’interno dei vari reparti) è una delle cause che rallenta le procedure e il turn-over dei posti letto e aumenta le attese dei codici di minore gravità».

Dai vertici aziendali si annunciano però soluzioni. «In ogni caso l’Aoup sta provvedendo a fronteggiare questo iperafflusso con azioni mirate scusandosi al contempo con i pazienti per i disagi nelle attese dei codici minori e precisando che quelli ad alta-media gravità nel pronto soccorso hanno sempre la priorità».

Il Nursind aveva già avanzato le sue perplessità temendo un piano di «dimissione» e di spostamento verso la sanità privata.

A. C.