MARIO FERRARI
Cronaca

Pisa capitale dei furti. La fotografia del Censis:: "48 ogni 10mila abitanti"

La nostra provincia è la più colpita di tutto lo Stivale: seguono Firenze e Lucca. I comitati dei residenti: "In periferia ci sentiamo troppo spesso abbandonati".

Duemilatredici, è questo il numero di furti che si sono verificati nella provincia di Pisa che deve – purtroppo – mettersi al collo la medaglia d’oro per essere il territorio dove ci sono stati più "colpi" per numero di abitanti in Italia. Un primato del quale si faceva volentieri a meno quello che emerge dal rapporto di Verisure sui dati Censis del 2023 che ha evidenziato come purtroppo la provincia della Torre Pendente sia al vertice nel Bel Paese dato che, su 10mila abitanti, i furti che avvengono mediamente sono 48.1.

Una medaglia d’oro che domina un podio tutto toscano, dal momento che dopo Pisa le città più colpite dalle ruberie sono Firenze, che rappresenta in valori assoluti l’area più afflitta della regione con 4.290 furti ovvero 43.3 ogni 10mila abitanti, e Lucca, che si prende il bronzo con 1.630 furti, equivalenti a 42.7 casi ogni 10mila residenti. La Toscana, in generale, non se la passa bene: il numero totale di scippi nel 2023 è stato di 14.036, ossia 38.4 ogni 10mila abitanti che significa un +21% sul 2022.

E, che il problema dei furti sia molto sentito in certe zone della città soprattutto periferiche, lo testimoniano anche i residenti stessi. Luca Vannozzi, del comitato de I Passi, ha spiegato che "conviviamo col pericolo dei furti a Pisa Nord, uno peraltro è stato tentato in casa mia ma sono riuscito a sventarlo. Essendo il nostro un quartiere molto periferico ci ritroviamo senza telecamere, con un’illuminazione insufficiente e poche forze dell’ordine di pattuglia". "Purtroppo questa situazione - continua - stimola la criminalità e, sebbene la percezione dei residenti non sia di pericolo, sicuramente ci sentiamo abbandonati da una politica che, se non la andiamo a cercare noi, si vede poco".

Parole simili sono anche quelle utilizzate da Francesco Pingitore, del comitato di Riglione-Oratoio, che ha spiegato come quest’ultima zona "è flagellata dai furti: nel mio condominio di 11 appartamenti ne abbiamo almeno uno all’anno. Dopo l’omicidio che c’è stato a ottobre speravamo che qualcosa cambiasse". "Abbiamo chiesto - aggiunge il presidente del comitato - un’illuminazione notturna, telecamere funzionanti e più divise in giro, ma nonostante siano problemi che abbiamo da anni, non abbiamo visto miglioramenti significativi. In questo stato, è normale che i furti e la microcriminalità la facciano da padrone".

La paura dei furti sembra migliorare nel centro storico dove, secondo il capo del comitato di Vettovaglie Giuseppe Di Vetta, più che i ladri, la percezione è "molto negativa sulla sicurezza urbana". "I residenti si rendono conto che in certe zone del centro, molto congestionate dall’afflusso di persone, sarebbe meglio non andare per evitare di incorrere in spacciatori o aggressori, come è successo in piazza Dante". "Apprezziamo - conclude - i tentativi di gestire la situazione da parte della prefettura e dell’amministrazione, ma il quadro generale rimane negativo".