di Mario Ferrari
Pisa è una delle province più sicure della Toscana per quanto riguarda i raggiri, almeno a vedere le denunce perché alcuni, purtroppo, non si rivolgono più alle forze dell’ordine. Secondo i risultati dell’indagine del Sole24Ore sull’indice della criminalità, siamo 77esimi nella classifica delle 106 province italiane per truffe e frodi informatiche. Un risultato che ci colloca a metà del podio toscano per la sicurezza sui raggiri, con 469.5 denunce ogni 100mila abitanti (ossia 1803 nell’intero 2023), offuscata soltanto dall’ombra di Massa Carrara: la più ’sicura’ della regione con 410 denunce ogni 100mila persone. In generale sulle truffe la nostra Regione non brilla particolarmente: 6 province su 10 sono nella top20 nazionale.
Nello specifico è Firenze la città con più truffati in Toscana (e una delle peggiori d’Italia, essendo quarta a livello nazionale) con ben 737.8 denunce ogni 100mila abitanti, seguono Grosseto (648.7, 11esima in Italia), Livorno (645.1, 12esima), Siena (633.1, 14esima), Arezzo (597.2, 17esima), Lucca (579.1, 20esima), Pistoia (517.5, 36esima), Prato (469, 57esima), Pisa e infine Massa Carrara. La situazione pisana fa tirare un sospiro di sollievo, ma non abbassare abbassare la guardia. "Nonostante i dati ci dipingano un quadro complessivamente positivo per le truffe - afferma Gabriella Porcaro, assessore alla partecipazione del Comune di Pisa -, siamo sempre al lavoro per diffondere la cultura della prevenzione sul tema. Purtroppo le forme di truffa sono sempre più numerose: dalla telefonata al messaggio WhatsApp con cui si chiedono soldi per aiutare un parente in difficoltà, all’intrusione in casa con scuse varie per svuotare l’abitazione approfittando della distrazione delle vittime. Ultimamente - spiega l’assessore -, i malfattori utilizzano anche l’intelligenza artificiale per contraffare la voce di un figlio o di un parente, rendendo credibili le telefonate truffaldine. Senza dimenticare le truffe online ai danni di chi usa il computer e internet ingannando la vittima mediante l’invio di mail".
"Serve quindi - aggiunge - la massima attenzione e, dove non arriva la prontezza e la lucidità che molti anziani dimostrano, deve arrivare la solidarietà di tutti noi per contribuire a fare argine a questa pratica odiosa e a gravi reati".
Pisa è peraltro una delle prime città d’Italia ad aver arruolato nella battaglia alle truffe un alleato inaspettato: il teatro. A fine aprile infatti andò in scena al Centro Espositivo Sms sulle Piagge lo spettacolo della Compagnia I Dicche "Occhio alle truffe", nato nel protocollo anti raggiri siglato dal Comune insieme alla Prefettura per aiutare le potenziali vittime a riconoscere il pericolo e agire di conseguenza. "Sicuramente - conclude Porcaro - la campagna di sensibilizzazione ha aumentato la consapevolezza sul tema e gli anziani si sono mostrati molto attenti e desiderosi di approfondire le casistiche in modo da adottare comportamenti in autotutela senza rinunciare alla socialità".