MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Pisa fuori dalla Sds: "Conti continua la crociata ma senza analisi attente"

"Il sindaco Conti continua la sua crociata per uscire dalla Società della Salute senza analisi accurate e attente che giustifichino...

Il sindaco Conti continua la sua crociata per uscire dalla Società della Salute senza analisi accurate e attente che giustifichino questa decisione. L’unico studio a disposizione dice che la scelta del sindaco avrà conseguenze gravissime.

La Città delle persone torna all’attacco dell’amministrazione comunale pisana per la volontà di uscire dalla Società della Salute. Il capogruppo Paolo Martinelli, alla luce dell’esito della commissione di venerdì, ha spiegato che la decisione di Conti è "tutta politica senza alcuna analisi", e che il sindaco sta "procedendo a tentoni nell’assoluta oscurità e mancanza di trasparenza giustificandosi che ‘gli uffici stanno lavorando’ e facendo passare per concessione ciò che si prevede per legge, ossia che ci saranno i passaggi formali di approvazione della delibera in commissione e in Consiglio".

Martinelli ha infatti precisato che Conti ha in mano soltanto uno studio, "commissionato dalla giunta stessa nel 2018 redatto dalla Fondazione Zancan con l’intento di giustificare la convenienza all’uscita di Pisa dal Consorzio SdS, che dimostrò invece come sarebbe stata una sciagura per la città, provocando un maggiore costo dei servizi per garantire le medesime prestazioni. Non esiste infatti - ha continuato - alcuno straccio di dato certo che dimostri il vantaggio di uscire da SdS, non esiste un modello alternativo da perseguire, non ci sono indicazioni di come verranno gestite le reinternalizzazioni dei lavoratori, con quali tipologie di contratti ed eventuali criteri di compensazioni economiche, né con quali criteri di selezione. Nel frattempo però si è corsi ad aprire un contenzioso di fronte al Presidente della Repubblica".

Nel mentre, il capogruppo de La città delle persone fa anche riferimento ai tempi che stringono, dato che il sindaco "ribadisce la volontà di uscita dal 1° gennaio 2026, che però avrà bisogno delle necessarie analissi per essere approvata entro il 30 giugno 2025, praticamente domani... Insomma - prosegue Martinelli - pur di assecondare una decisione tutta politica si procede a ritroso, cercando a posteriori giustificazioni economiche che scongiurino un potenziale danno erariale in caso di un’uscita da SdS ad oggi ingiustificabile e per la quale, anzi, l’unico studio esistente ne dimostra al contrario".

Il capogruppo ha concluso dicendo che "i danni di questa decisione colpiscono servizi che impattano sulle condizioni delle persone e delle famiglie più fragili, indebolendo il welfare locale, la sua programmazione ed operatività. L’amministrazione deve fermare questo percorso dannoso e sciagurato, contrario al buon senso e al bene della comunità cittadina".