di Iacopo Nathan
Pisa-Mantova, gli interventi da fare e il grande lavoro svolto da tutte le parti in campo. Il prefetto di Pisa, Maria Luisa D’Alessandro, ha fatto il punto sulla situazione dopo la riunione del centro di coordinamento dei soccorsi. Nella stessa, è tornata a parlare del rinvio di Pisa-Mantova, sottolineando come "La Lega B ha chiesto spiegazioni precise e dettagliate, ma era la cosa giusta da fare"
Prefetto D’Alessandro, qual è l’attuale situazione in città? "La situazione è in miglioramento, per la giornata di oggi però è atteso un ulteriore deciso miglioramento. Proprio per questo già ieri pomeriggio sono stati riaperti quasi tutti i ponti".
Nelle scorse ore c’è stata preoccupazione per la città "L’evento temuto a Pisa era la fuoriuscita dell’Arno. Se il fiume si fosse alzato fino all’alveo avremmo rischiato una rottura del muretto e il conseguente allagamento della città".
Rischio però sventato "Dobbiamo ringraziare fortemente il Genio Civile e la Protezione Civile, che con le loro scelte oculate hanno permesso di non far arrivare l’acqua in città. L’apertura dello scolmatore, per esempio, ha impedito a Pisa di finire sott’acqua. Sono molto felice perché la squadra, dal Sindaco, alle forze dell’ordine, e i militari hanno lavorato davvero benissimo".
È stato chiesto uno sforzo ai pisani, come si sono comportati durante le ore più delicate? "Davvero molto bene, infatti voglio ringraziare tutti i pisani. Hanno capito che la situazione era complicata e hanno agito di conseguenza".
E la situazione legata alla partita Pisa-Mantova? "Abbiamo deciso di aspettare l’ultimo momento utile per rinviare la partita, anche perché l’impegno economico e di forze in campo è elevato. Naturalmente possiamo lavorare in diretta, in modo da poter controllare la situazione passo passo. Qualora, e non c’è niente che ce lo faccia pensare, dovesse rialzarsi di nuovo il fiume o esistesse un nuovo problema, avremmo tutti gli strumenti per intervenire".
Qual è stata la risorsa principale nella gestione di questa emergenza? "Sicuramente, oltre al grande lavoro di squadra, la possibilità di controllare l’andamento del fiume con largo anticipo. In caso di rovesci o fenomeni particolarmente elevati, abbiamo circa 7/8 ore per controllare l’Arno prima che arrivi a Pisa. Questo ci ha permesso gli interventi che ci hanno salvato".
Quali interventi sarà necessario effettuare una volta passata l’ondata di maltempo? "La quantità di roba, detriti, alberi e via dicendo, che viene portata dal fiume è impressionante. La prima cosa da fare è intervenire per pulire e bonificare tutto ciò che è stato portato dall’Arno".