ELEONORA MANCINI
Cronaca

Il nuovo modello 730 ingolfa i Caf , la procedura è troppo complessa

Biondi (Cisl): «Per il cittadino il rischio di errore è altissimo»

730 precompilato (Ansa)

Pisa, 16 aprile 2015- Dichiarazione dei redditi online. E’ caos totale. Pensionati e lavoratori dipendenti che hanno preso alla lettera le parole del Governo: «Il 730 arriva a casa», resteranno delusi. Perché ottenere il nuovo modello precompilato dall’Agenzia delle Entrate è un’operazione che richiede una scorta di pazienza. Lo sa chi, assieme a La Nazione, ha eseguito passo passo tutta la procedura online prevista. E anche tutti quei contribuenti che in queste settimane inondano di telefonate e visite i Caf, in cerca di chiarimenti e assistenza. Giovanni Biondi (nella foto) responsabile del Caf Cisl di Pisa, conferma: «Regna tanta confusione». Aperta la campagna fiscale (chiuderà il 7 luglio), pensionati e lavoratori dipendenti si trovano davanti a due strade: fare da sé oppure delegare il caf, che in questo caso applicherà la stessa tariffa (fra i 17 e i 60 euro) che prima er invece prevista solo per chi presentava i modelli autocompilati. Chi sceglierà di fare tutto da solo, dovrà armarsi di pazienza seduto davanti al computer. Il primo passo è ottenere il codice Pin rilasciato dall’Agenzia delle Entrate.

«Si comincia – spiega una contribuente che ha sperimentato per La Nazione la giungla del 730 online – collegandosi al sito dell’Agenzia delle Entrate e al link Servizi online. Qui ci si registra inserendo i propri dati anagrafici, il codice fiscale e il reddito dell’anno precedente». Si ottiene così la prima parte del codice Pin che viene inviata automaticamente all’indirizzo di posta elettronica. E la seconda parte? «Bisogna attendere fra i 10 e i 15 giorno. E’ la sola cosa, di tutta questa procedura, che arriva veramente a casa», spiega la contribuente. Una volta ricevuto e ‘riunito’ il Pin, si ritorna al computer sul sito dell’Agenzia delle Entrate e si conclude la registrazione, accedendo così al proprio 730». Conquistato il modello precompilato, il contribuente potrà integrare, modificare o accettare quanto certificato. Cosa significa? Bianchi spiega: «Chi ritiene che la documentazione non sia corretta, può modificarla. Si possono invece integrare alcune voci che non sono presenti, ad esempio quella delle spese mediche. Chi, poi, ritenga che quanto documentato dall’Agenzia delle Entrate sia corretto, può accettare. E in questo caso non ci saranno ulteriori controlli, previsti invece per chi integra o modifica». Conclusa la farraginosa procedura, non rimane che attendere la busta paga di luglio per ritrovarvi eventuali rimborsi o sanzioni. Fra le novità di quest’anno, c’è il fatto che eventuali errori saranno addebitati agli intermediari laddove i cittadini si affidino a Caf o commercialisti. In questo caso, «se il contribuente riceve, per un errore nel 730, un credito non dovuto, – spiega Biondi – non dovrà restituirlo. La responsabilità dell’errore viene in toto attribuita agli intermediari che dovranno restituire il credito e saldare le sanzioni». Il giudizio sul nuovo 730 resta per ora sospeso. L’assalto ai Caf è comunque iniziato e sono ancoratanti i contribuenti che preferiscono affidarsi ai tradizionali intermediari.