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Pisa, imbrattata l’Edicola della Legalità. Conti: “Opera di una mano vigliacca”

Vandalizzato il disegno che raffigura i volti di Falcone e Borsellino

Pisa, vandalizzata "L'Edicola della Legalità"

Pisa, vandalizzata "L'Edicola della Legalità"

Pisa, 7 aprile 2025 – «Una mano vigliacca ha imbrattato l'Edicola della Legalità di piazza Santa Caterina, nel centro di Pisa scrivendo con un pennarello frasi ingiuriose contro lo Stato sopra il disegno che raffigura i volti di Falcone e Borsellino». Lo rende noto il sindaco, Michele Conti. I vandali hanno scritto le frasi «Stato uguale mafia» ma anche «No 41bis» e «Alfredo Cospito libero».

Il chiosco, gestito dall'associazione 'Nicola Ciardelli onlus', è un luogo dove da tempo vengono promosse iniziative, anche didattiche, di promozione della legalità e di riscoperta dei valori costituzionali. Sostituisce un'ex edicola che fu confiscata a un clan mafioso e che aveva sede nel centro storico e, ricorda Conti, «non è la prima volta che in città compaiono queste scritte vergognose e deliranti, ma qui si è passato il limite: non si può tollerare che venga infangata la memoria di due servitori dello Stato che hanno dato la vita per combattere la criminalità organizzata». «Noi - conclude il sindaco - continueremo sulla strada che ci hanno indicato due giganti come Falcone e Borsellino, lavorando ogni giorno con le istituzioni, con le associazioni, con le scuole e con tutti i cittadini a diffondere la cultura della legalità, della sicurezza, della libertà».

«Quanto accaduto - afferma Federica Ciardelli, presidente dell'associazione che gestisce l'edicola della legalità - è gravissimo ed è indice di intollerabile disconoscimento e di violenza nei confronti delle istituzioni e della memoria di persone di altissimo spessore umano e morale, che hanno dato la propria vita nell'interesse della comunità». «Ci auguriamo - conclude - che la Giornata della Solidarietà organizzata dall'associazione per il prossimo 29 aprile sul tema 'Il rispetto di sé, dell'altro e di ciò che ci circonda, come fondamento di dialogo, pace e inclusionè, che coinvolge anche l'edicola, possa essere partecipato dal maggior numero di studenti per sensibilizzare le nuove generazioni sui temi del rispetto e della memoria».