Talvolta, più che le parole scritte e le osservazioni personali a riguardo di un fatto o di un avvenimento, sono le immagini a fissare fedelmente la realtà delle cose. Di immagini, belle e forti, commoventi e nello stesso tempo portatrici di una speranza, si compone il libro intitolato "Pisa lockdown, il foto racconto della città nei settanta giorni che hanno cambiato la storia" edito da Typimedia, di Fabio Muzzi, giornalista, responsabile dei servizi fotogiornalistici per la redazione pisana de "Il Tirreno" e per altre agenzie di stampa e Alessandro Scatà, ingegnere, grande appassionato di fotografia. L’opera, come scrive il prefatore Luigi Carletti, "è una straordinaria testimonianza, struggente e al tempo preziosa, perché ci aiuta ad ancorare visivamente alla coscienza collettiva quei momenti che certamente vogliamo superare". Le foto, bellissime, accompagnano fedelmente in una sorta di diario della memoria nel quale è facile riconoscere esperienze compiute, ripercorrere emozioni profonde e rivivere storie ed episodi personali e collettivi. Il silenzio e la solitudine in una città privata del normale fluire di vita sono riportate nella vibrante testimonianza di Renato Raimo, attore e regista pisano, mentre l’alto esempio della solidarietà e dell’unità dei cittadini di fronte alla pandemia, è sottolineato dal sindaco Michele Conti.
Giovanni Bertozzi