Pisa, 22 ottobre 2024 – Si è svolta nella mattinata di venerdì 18 ottobre, al cimitero di Riglione, la commemorazione del maggiore di artiglieria Gian Paolo Gamerra, caduto nei pressi di Stagno il 9 settembre 1943 insieme a otto suoi commilitoni, in uno scontro con i tedeschi. L’iniziativa si è svolta ad anno scolastico iniziato per favorire la partecipazione delle scuole. Erano infatti presenti gli studenti dell’Istituto comprensivo “Gian Paolo Gamerra” che hanno letto propri contributi di idee e pensieri, e del coro e dell’orchestra dell’Istituto comprensivo “Leonardo Fibonacci”, che hanno eseguito gli inni. Gli elaborati degli studenti sono stati raccolti in un libretto e distribuito ai presenti.
Alla cerimonia, organizzata da Comune di Pisa, Consiglio Regionale, Provincia di Pisa e dalla sezione di Pisa “Nicola Ciardelli” di A.N.ART.I - associazione degli artiglieri, hanno partecipato le autorità civili e militari, le associazioni d’Arma e partigiane. Era presente anche Michela Callegari, sindaco di Miradolo Terme (Pavia), da dove proveniva il caporale Angelo Vigo, uno dei militari rimasti uccisi con Gamerra, e i rappresentanti di altri Comuni del circondario. L’associazione artiglieri era rappresentata dal delegato regionale Andrea Breschi e dai presidenti di altre sezioni toscane, con i rispettivi labari (fra cui quello della sezione di Livorno, intestata allo stesso Gamerra).
Dopo la preghiera e la benedizione impartita dal parroco di Riglione, don Massimiliano Garibaldi, attorno al monumento di bronzo, opera dello scultore Alessandro Caetani e donato alla città dall’associazione partigiani, si è svolta l’intera cerimonia con gli interventi dell’assessore alla Scuola Riccardo Buscemi, della consigliera provinciale Maria Antonietta Scognamiglio, del presidente dell’A.N.P.I., Bruno Possenti, del dirigente scolastico provinciale, Andrea Simonetti, e del colonnello Matteo di Giuda comandante del Reggimento addestrativo del Comando Artiglieria.
“Come ogni anno - ha dichiarato l’assessore Riccardo Buscemi - siamo qui per rendere omaggio al maggiore di artiglieria Gian Paolo Gamerra e agli altri militari che insieme a lui morirono, alle porte di Pisa, il giorno dopo l’armistizio, rimanendo fedeli al giuramento di fedeltà fatto alla Patria”.
Alla memoria di Gamerra e dei suoi commilitoni fu concessa la Medaglia d’Oro al Valore Militare con la seguente motivazione: “Mentre accorreva col suo gruppo privo di scorta a sostenere reparti duramente impegnati coi tedeschi, scontrandosi con soverchianti forze germaniche e ricevuta intimazione dal comandante di queste di consegnare le armi e gli automezzi, opponeva un fiero e deciso rifiuto. Attaccato d’improvviso con mitragliatrici e cannoni accettava l’impari lotta ed opponeva con ogni mezzo accanita resistenza, guidando i suoi artiglieri con la voce e con l’esempio in una lotta disperata. Cadeva colpito a morte col nome d’Italia sulle labbra, fedele al suo giuramento di soldato, abbracciato alla mitragliatrice che egli stesso faceva funzionare, avendo sostituito il mitragliere mortogli accanto. Pura affermazione nel tragico momento che la Patria attraversava del sentimento del dovere dell’Ufficiale italiano al servizio di un ideale e promessa luminosa per l’avvenire d’Italia”.