Pisa, 2 luglio 2024 - Agli inizi di maggio scorso una giovane ventenne, studentessa fuori-sede dimorante a Pisa, si è rivolta all’Ufficio Denunce della Questura a causa delle continue molestie subite da un anziano vicino di casa che gli avevano arrecato un grave stato di ansia e stress. In particolare, il vicino di casa, un pensionato italiano incensurato di 83 anni, l’aveva aiutata più volte con piccoli lavori di bricolage, avvicinandosi così alla ragazza e cominciando, passo a passo, a mettere in atto una allarmante escalation di attenzioni morbose. Il pensionato, già ricercatore nell’ambito delle tecnologie, aveva in particolare più volte affermato di essere in grado di controllare la vita personale e gli spostamenti della sua giovane vittima e dei suoi amici, vantandosi di aver posizionato sistemi di sorveglianza discreta mediante dispositivo GPS sotto l’auto della vittima e di riuscire pertanto a ricostruire le frequentazioni e la vita sentimentale della giovane. Il crescendo di molestie era diventato poi del tutto insostenibile quando l’anziano aveva preso a proporre alla giovane una relazione sessuale, qualificandosi come una persona più affidabile e discreta dei giovani amici della studentessa in fatto di relazioni sessuali occasionali.
Vista la gravità della situazione, l’Ufficio Denunce della Questura di Pisa si è immediatamente interfacciato con la Sezione specializzata in violenza di genere della Squadra Mobile che ha dato assistenza immediata alla giovane, ormai molto provata dal continuo logorio delle molestie subite, dando il via a tutta una serrata serie di accertamenti, anche attraverso mirati servizi di osservazione discreta e pedinamento. Le indagini espletate hanno così consentito di rimettere alla Procura della Repubblica di Pisa una articolata informativa che ricostruiva con evidente gravità indiziaria le reiterate e gravi condotte dell’anziano che configuravano il reato di stalking. Quanto accertato ha consentito così all’Autorità Giudiziaria di adottare la misura cautelare del divieto di dimora dalla città di Pisa che veniva eseguita negli scorsi giorni: la giovanissima vittima non incontrerà più l’anziano molestatore e potrà così dedicarsi con serenità e tranquillità agli studi.
Inoltre, nel corso dell’esecuzione della misura cautelare, delegati dal Pubblico Ministero, gli investigatori della Squadra Mobile di Pisa eseguivano una attenta perquisizione, anche informatica con il supporto degli esperti di Polizia Postale della Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica della città della torre pendente, che ha consentito di rinvenire sullo smarphone dell’indagato l’applicazione per il pedinamento elettronico, oltre che un dispositivo di tracciamento GPS collegato alla stessa applicazione posizionato sotto l’auto della vittima.